Gandola (FI): “L’archivio post unitario è ancora nelle scatole”

CAMPI BISENZIO – Forza Italia torna a occuparsi dell’annosa questione dell’archivio post unitario del Comune di Campi, “inscatolato” nel giugno scorso “con l’intenzione – si legge in una nota – di svuotare la Torre Nord di Villa Montalvo per affidare i locali a un’associazione privata”. “Cosa attende ancora l’amministrazione comunale prima di ricostituire l’archivio postunitario […]

CAMPI BISENZIO – Forza Italia torna a occuparsi dell’annosa questione dell’archivio post unitario del Comune di Campi, “inscatolato” nel giugno scorso “con l’intenzione – si legge in una nota – di svuotare la Torre Nord di Villa Montalvo per affidare i locali a un’associazione privata”.
“Cosa attende ancora l’amministrazione comunale prima di ricostituire l’archivio postunitario trovando una nuova stabile e corretta collocazione?” A porre la domanda è Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi, che in questi giorni si è recato nuovamente a effettuare un sopralluogo presso la Cappellina di Villa Montalvo verificando come “l’archivio sia ancora ammassato e inscatolato in attesa di trovare una nuova e diversa collocazione. Con lo spostamento dell’archivio post unitario è stato fatto qualcosa di indegno, frutto di una amministrazione insensibile che non ha la benché minima conoscenza delle norme più elementari”.
E ancora: “In questi mesi, dopo l’ispezione della soprintendenza archivistica e l’avvio dell’indagine per danni, l’amministrazione comunale si è limitata a installare alcuni bancali per sollevare da terra le scatole affinchè non fossero adagiate a contatto con il pavimento, non tutte paraltro. Per il resto tutto è rimasto ammassato presso la cappellina che pur ospitando le spoglie di Felice Matteucci, ingegnere e inventore italiano insieme a Eugenio Barsanti del primo motore a combustione interna, è stata oramai trasformata in un vero e proprio magazzino”.
“L’ammasso delle scatole nella cappellina, secondo l’assessore Roso – conclude Gandola – sarebbe dovuto essere temporaneo ma perdura ancora oggi dopo ormai cinque mesi. Quanto tempo dovremo ancora attendere prima che l’archivio sia collocato adeguatamente? Ed ancora: chi ne garantirà la gestione? Con quali competenze? Chi riordinerà l’archivio? Verrà incaricato un archivista? In caso contrario non sarà possibile alcuna consultazione, sarà come cercare un ago nel pagliaio. Per parte nostra, dopo l’ispezione della soprintendenza archivistica che ha riscontrato gravi irregolarità chiediamo alla magistratura di procedere spedita sull’indagine in corso affinché siano individuate tutte le responsabilità del caso”.