Gandola (FI nel Centrodestra per il cambiamento) “Una nuova tendopoli abusiva al Termine”

SESTO FIORENTINO – Una tendopoli abusiva è sorta al confine tra Sesto Fiorentino e Firenze nei pressi della stazione di Castello. A segnalarlo è il consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento Paolo Gandola. “La tendopoli abusiva è nata, ancora una volta, nell’area verde tra via Mario Luzi e via Pietro Fanfani, […]

SESTO FIORENTINO – Una tendopoli abusiva è sorta al confine tra Sesto Fiorentino e Firenze nei pressi della stazione di Castello. A segnalarlo è il consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento Paolo Gandola. “La tendopoli abusiva è nata, ancora una volta, nell’area verde tra via Mario Luzi e via Pietro Fanfani, nei pressi della stazione Firenze Castello, sul confine tra Firenze e Sesto Fiorentino, a poca distanza dell’ex canile del Termine. – spiega Gandola in una nota – Vista l’emergenza freddo in atto, oltre che per motivi igienici, sanitari e di sicurezza urbana, è necessario quanto prima ripristinare lo stato dei luoghi, identificare gli occupanti e dare loro ricovero”: lo dichiara Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento dopo aver constatato di persona la presenza di tende canadesi nell’area verde tra via Luzi e via Fanfani”.

“Sarà almeno la quinta volta in due anni che quelle tende compaiono nuovamente nella medesima area. – prosegue Gandola – Stavolta, però, i giacigli di fortuna sono presenti da oltre una settimana e vista anche l’emergenza freddo non è accettabile che perduri questa situazione con un vero e proprio campeggio abusivo, pur se nascosto dalla vegetazione presente. Quanti sono gli occupanti? Chi sono? Senzatetto, sbandati o chi altro? Le autorità competenti devono intervenire senza indugio prestando soccorso agli occupanti e richiedendo lo sgombero dell’area. Di giorno l’area appare disabitata  e viene utilizzata solo per dormire dagli occupanti che pare si allontanino senza lasciare tracce”. 

Una situazione, prosegue Gandola di “emergenza sociale, degrado ambientale e insicurezza urbana che deve immediatamente essere risolta con un intervento risolutivo che tenga insieme il necessario soccorso degli occupanti e le pressanti richieste di tutela del decoro e dell’area in questione troppe volte, oramai, soggetta a continue occupazioni abusive come se fosse una terra di nessuno”.