Gandola (FI): “Nelle cartine della città non si menziona il Museo Manzi, una svista imperdonabile”

CAMPI BISENZIO – “Nelle mappe ancora attualmente in distribuzione a Campi Bisenzio, realizzate da Geoplan, con l’approvazione del Comune di Campi Bisenzio, non compare, tra i siti culturali del territorio, il Museo Antonio Manzi, l’unico museo attualmente presente a Campi Bisenzio, una vera e propria vergogna che mette in luce tutta l’approssimazione e la poca […]

CAMPI BISENZIO – “Nelle mappe ancora attualmente in distribuzione a Campi Bisenzio, realizzate da Geoplan, con l’approvazione del Comune di Campi Bisenzio, non compare, tra i siti culturali del territorio, il Museo Antonio Manzi, l’unico museo attualmente presente a Campi Bisenzio, una vera e propria vergogna che mette in luce tutta l’approssimazione e la poca attenzione che la giunta del sindaco Fossi mette sulle vere gemme di bellezza del nostro territorio”. Così si esprime Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia che nei giorni scorsi dopo essersi recato in biblioteca ha preso visione delle piantine della città in distribuzione. 

“Con mia grande sorpresa, ha spiegato, consultando la cartina mi sono accorto che non è segnalato il Museo Manzi: la cartina, infatti, geolocalizza tutti i siti di interesse e  rilevanza territoriale. Sull’indicazione “Villa Rucellai” non si fa cenno del Museo Manzi, ospitato proprio nei locali del piano terra della villa, unico museo presente in città, bensì genericamente agli “Uffici comunali”. Un fatto davvero inaccettabile che oscura, ancora una volta, il più importante gioiello che Campi Bisenzio ha la fortuna di ospitare. Da tempo si attende l’avvio dei lavori di messa in sicurezza dei locali museali, la riattivazione delle visite con gli studenti delle scuole e l’adozione di un nuovo sito internet del museo, nel frattempo nei mesi scorsi, su nostra indicazione, sono stati affissi i cartelli stradali che indicano la presenza del museo ed oggi è urgente provvedere a correggere quanto scritto nelle mappe della città. Risulta davvero incomprensibile come non sia stata riportata l’indicazione del museo visto che le carte sono state approvate dall’amministrazione comunale”. 

“Tutto ciò è  segno del pressappochismo con il quale lavora l’amministrazione Fossi. Nel museo, lo ricordiamo, sono esposte circa 130 opere di straordinaria bellezza che il Maestro Manzi ha donato alla città, – conclude Gandola – con un gesto di straordinaria generosità da un artista poliedrico, insignito del premio levriero, autore di 20.000 opere realizzate con 12 tecniche diverse e che ha avuto l’onore di essere chiamato dal direttore Schmidt per esporre un suo autoritratto presso la Galleria degli Uffizi. Manzi è oggi parte indissolubile  della nostra comunità ed è inaccettabile che si sia verificata una svista tale. Non vorremmo certo pensare che ciò sia avvenuto scientemente con la precisa volontà di oscurare il museo, si faccia dunque una dovuta rettifica almeno on line e si ristampino le cartine.