Gandola (FI) “Senza luce in via della Repubblica. Tante promesse mai mantenute”

CAMPI BISENZIO – “E’ tempo di passare dalle promesse ai fatti, non possiamo continuare a lasciare la famiglia che abitano nelle case popolari di via della Repubblica completamente al buio”. Lo afferma, in una nota, Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia, che martedì 29 marzo presenterà una interrogazione sull’argomento in consiglio comunale. “Nel tratto […]

CAMPI BISENZIO – “E’ tempo di passare dalle promesse ai fatti, non possiamo continuare a lasciare la famiglia che abitano nelle case popolari di via della Repubblica completamente al buio”. Lo afferma, in una nota, Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia, che martedì 29 marzo presenterà una interrogazione sull’argomento in consiglio comunale.

“Nel tratto finale di via della Repubblica a San Piero a Ponti – afferma Gandola – dal civico 41 al 49 non c’è illuminazione pubblica e la strada sii trova al buioda quando i residenti degli alloggi popolari, oltre 4 anni fa, hanno deciso di spegnere i pali dell’illuminazione presenti al lato del tratto stradale installati da Casa spa vista l’assenza di illuminazione pubblica. In questa via si svolge regolarmente la pulizia della strada con il passaggio dei mezzi di Alia e vengono regolarmente emesse le contravvenzioni da parte della Polizia municipale”.

Con l’interrogazione Gandola chiede “di comprendere come mai in quel tratto di strada non sia mai stata prevista l’illuminazione pubblica, se quel tratto appartenga o meno al patrimonio comunale o, in caso negativo, quale Sial la proprietà del tratto di strada e come mai si svolga regolarmente la pulizia stradale nonch quale sia l’intervento da svolgere per installare l’illuminazione pubblica, quanti sono i pali della luce da mettere in posa e la stima dell’intervento con il cronoprogramma”. “I residenti – conclude Gandola – a ogni elezione comunale ricevono promesse certe della prossima installazione dei pali della luce, ma questa ancora oggi non è mai avvenuta. E’ tempo di provvedere”.