Gandola (FI): “Via il medico 118 nelle Signe e automedica a Campi, solo “stratagemmi” elettorali…”

SIGNA/LASTRA A SIGNA – “Noi di Forza Italia sono anni che lo diciamo: nella Piana fiorentina il servizio di emergenza-urgenza del 118 sarà radicalmente trasformato, in peggio ovviamente, con gravi tagli che andranno a mettere a rischio la tenuta della sicurezza sanitaria. E ora ci siamo con i primi nefasti effetti nell’area delle Signe”: a esprimersi […]

SIGNA/LASTRA A SIGNA – “Noi di Forza Italia sono anni che lo diciamo: nella Piana fiorentina il servizio di emergenza-urgenza del 118 sarà radicalmente trasformato, in peggio ovviamente, con gravi tagli che andranno a mettere a rischio la tenuta della sicurezza sanitaria. E ora ci siamo con i primi nefasti effetti nell’area delle Signe”: a esprimersi così è Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – Centrodestra nel cambiamento e capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio.

“Dopo la l’eliminazione del medico presso la postazione dell’ambulanza medicalizzata a Campi Bisenzio, – spiega Gamdola – ora la Asl intende inserire l’automedica e da quanto apprendiamo questa sarà posizionata, in via sperimentale, con la partenza a Campi Bisenzio. Come mai tutto ciò? Il rischio è che sia posizionata fino alla prossima estate a Campi avvicinandosi le elezioni comunali, per poi essere tolta e spostata nelle Signe, sempre in via sperimentale, quando saranno Signa e Lastra ad andare al voto. Uno stratagemma pre-elettorale che noi di Forza Italia segnaliamo fin da ora.  Intanto, dunque, nelle prossime settimane entrerà in vigore l’automedica a Campi (con a bordo un medico e un infermiere) mentre nelle Signe sarà tolta l’ambulanza medicalizzata e ci sarà solo una postazione infermieristica. Si tratta di un risultato che non mi aggrada per nulla, né come consigliere campigiano, né come consigliere metropolitano. Da campigiano potrei essere sollevato dalla collocazione dell’automedica a Campi e invece non è così perché vi sono comunque forti rischi che l’automedica non sia disponibile per il nostro territorio dovendo intervenire anche a Signa e Lastra a Signa. Se sarà in servizio nelle zone collinari lastrigiane, per esempio, saranno davvero molti i minuti di attesa per l’arrivo a Campi. Da consigliere metropolitano, poi, non posso che condividere le forti lamentele, seppur tardive, di tanti cittadini delle Signe che stanno ora protestando con una raccolta firme per l’eliminazione del medico. Noi sono mesi che ne denunciamo il pericolo”. 

“I sindaci delle Signe – conclude Gandola – scendano in campo, serve la netta presa di posizione, sia del sindaco di Signa che di quello di Lastra a Signa, contro questa de-medicalizzazione selvaggia che andrà a depotenziare il servizio sanitario nell’area. La politica non può rimanere in silenzio e deve scendere in campo contestando la Regione e le scelte aziendali dell’Asl Toscana Centro che non fanno l’interesse né del territorio, né delle comunità locali”.