Gandola (Forza Italia): “A Campi la Tari aumenta in media del 6,80%”

CAMPI BISENZIO – “Martedì prossimo il consiglio comunale di Campi Bisenzio sarà chiamato a votare un aumento medio della Tari del 6,8%, una stangata senza precedenti davvero inaccettabile”: si esprime così Paolo Gandola, consigliere metropolitano e capo gruppo di Forza Italia a Campi che spiega: “Nel luglio scorso  avevamo informato i cittadini che nei prossimi anni […]

CAMPI BISENZIO – “Martedì prossimo il consiglio comunale di Campi Bisenzio sarà chiamato a votare un aumento medio della Tari del 6,8%, una stangata senza precedenti davvero inaccettabile”: si esprime così Paolo Gandola, consigliere metropolitano e capo gruppo di Forza Italia a Campi che spiega: “Nel luglio scorso  avevamo informato i cittadini che nei prossimi anni gli aumenti della Tari sarebbero stati consistenti, visto che l’amministrazione comunale aveva firmato un assegno in bianco, approvando il piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti, praticamente senza battere ciglio. E così è stato: per il 2022 il costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti previsto è pari ad 12.832.384 euro con un aumento senza precedenti  dei costi del 6,80%, un aumento che rientra nel limite di crescita tariffaria annua fissata da Arera dell’8,6% ma che per i cittadini rappresenta una vera e propria stangata”. 

“I numeri – dice Gandola – danno subito l’idea della gravità dell’aumento. La tariffa variabile della Tari per gli hotel senza ristorante passerà da 4,23 a 5,24, per le mense, hamburgherie e birrerie da 9,48 a 11,75 per i bar, caffè e pasticcerie da 8,69 a 10,77, per i banchi del mercato con generi alimentari da 23,32 a 28,89, per i ristoranti, addirittura, da 11,54  a 14,29. Per non parlare, poi, delle utenze domestiche, continua il capogruppo, la tariffa variabile passerà, per i nuclei composti da 2 persone, da 94,30 a 123,10, per i nuclei composti da 3 persone, da 120,49 a 157,30 e per i nuclei composto da 4 persone, da 157,17 a 205,17”. E ancora: “Se oggi ci troviamo in questa condizione, la responsabilità è tutta ascrivibile alla sinistra che amministra tutti i livelli di governo e da anni non sa come fare a organizzare lo smaltimento dei rifiuti. Si tratta di un problema che viene da lontano visto che dopo i referendum contro l’inceneritore di Case Passerini, le amministrazioni sono andate avanti per 14 anni continuando a proporre quell’impianto per poi andare a sbattere contro le sentenze amministrative. Oggi ci siamo ritrovati senza impianti di smaltimento alternativi agli inceneritori e questo è il conto che i cittadini devono pagare per l’incapacità programmatoria della sinistra”.

“La stangata – conclude Gandola – arriverà in bolletta nei prossimi mesi, l’acconto (prima e seconda rata) già inviato è stato calcolato sulla base delle tariffe Tari approvate per l’anno 2021 mentre il saldo del 16 dicembre 2022 sarà calcolato a conguaglio tenendo conto delle tariffe Tari 2022 che la maggioranza andrà ad approvare, con il nostro voto contrario, martedì prossimo in consiglio comunale”.