Gandola, sopralluogo in biblioteca: “Lo spostamento dell’archivio? Uno scempio”

CAMPI BISENZIO – Non si placa il botta e risposta fra Paolo Gandola, capo gruppo Forza Italia in consiglio comunale, e l’amministrazione comunale sullo spostamento di una parte dell’archivio storico. Prima la richiesta di chiarezza da parte di Forza Italia, quindi nei giorni scorsi la replica dell’assessore Vanessa De Feo, oggi il nuovo “attacco” dello […]

CAMPI BISENZIO – Non si placa il botta e risposta fra Paolo Gandola, capo gruppo Forza Italia in consiglio comunale, e l’amministrazione comunale sullo spostamento di una parte dell’archivio storico. Prima la richiesta di chiarezza da parte di Forza Italia, quindi nei giorni scorsi la replica dell’assessore Vanessa De Feo, oggi il nuovo “attacco” dello stesso Gandola: “Alla biblioteca comunale, con lo spostamento di una parte dell’archivio, è stato compiuto uno scempio, frutto di una amministrazione che non ha la benché minima conoscenza delle norme più elementari. Adesso chi ha sbagliato vada a casa”. Gandola, infatti, ha voluto visionare l’interno della biblioteca “dopo che l’amministrazione comunale ha provveduto a realizzare lo svuotamento dei locali della torre nord”. “Adesso – aggiunge – non solo la Sovrintendenza archivistica ma anche la Procura e la Corte dei conti accertino i fatti. In ogni caso le foto sono inoppugnabili: l’archivio post unitario, senza alcuna particolare tutela, è stato accatastato in scatole di cartone e poi abbandonato a se stesso presso la cappellina di Villa Montalvo senza tenere in considerazione la catalogazione finora esistente e che era stata realizzata con cura dall’unico archivista presente a Campi, oggi in pensione. A supporto della tesi dell’assessore De Feo, che ha risposto in consiglio alla nostra interrogazione, non c’è niente, né una relazione tecnica, né un progetto dell’amministrazione per nuovi spazi, né un dialogo o un accordo con chi in biblioteca lavora. Solo approssimazione e il tentativo di mettere a tacere le critiche con argomentazioni risibili e non degne di una amministrazione seria. L’ammasso delle scatole nella cappellina, tuttavia, dovrebbe essere provvisorio: l’intenzione dell’amministrazione, a quanto ci risulta, è quello di collocare l’archivio a Villa Rucellai. Si tratta anche questa di una scelta assurda. Da parte nostra l’archivio deve rimanere a Villa Montalvo, all’interno di una struttura come la biblioteca, in grado di manutenerlo e gestire con facilità ed efficienza le richieste degli utenti. A tal riguardo non ha alcun senso che l’archivio preunitario rimanga a Villa Montalvo e quello post unitario sia traslocato a Villa Rucellai”. E ancora: “Chi nella nuova sede garantirà la gestione? Si assumeranno altre persone o lo faranno dipendenti del Comune impegnati in quella sede in altri lavori? Con quali competenze? E poi, chi riordinerà l’archivio che è stato ammassato nelle scatole senza alcun criterio? Verrà incaricato un archivista?”. Forte preoccupazione viene espressa anche da Angelo Victor Caruso, responsabile dei giovani di Forza Italia, che aveva richiesto l’ampliamento dell’orario di apertura della biblioteca comunale: “La biblioteca, oltre a essere una bella realtà per noi giovani e uno spazio di socialità, rappresenta un unicum nel panorama della documentazione del libro per ragazzi in Italia e lo smantellamento in corso e il restringimento dello spazio che si prefigura con la sottrazione della torre, produrrà il rischio di far collassare una struttura già fortemente oberata dai materiali e di sovvertire il regolare e ordinato flusso gestionale dei documenti destinati alla catalogazione”.