SIGNA – Un impegno concreto per fare in modo che le numerose colonie feline presenti sul territorio non siano più “fantasma” come invece succede attualmente. Un impegno concreto per regolarizzare una situazione che ha del paradossale. E’ quello che chiedono, con una mozione congiunta (sarà discussa lunedì 2 ottobre in consiglio comunale) i gruppi consiliari di Forza Italia/Rinasce Signa, A sinistra per Signa e Movimento 5 Stelle. Ma lo chiedono soprattutto le “gattare” signesi, che non sono poche, tutte volontarie, alcune facenti capo all’associazione “Angeli con la coda” guidata da Marcella Zanobini, da quattro anni iscritta all’Albo comunale delle associazioni. E che pagano di tasca propria per aiutare i tanti gatti randagi presenti a Signa, sia che si tratti del cibo, sia che si tratti della loro sterilizzazione, solo per ricordare le due questioni più urgenti da affrontare quotidianamente. Alcune di loro, insieme a Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia/Rinasce Signa, hanno illustrato oggi il problema, che non è di poco conto, visto che a Signa le colonie feline sono così suddivise: presso l’Erta di Castello, presso l’area dei Renai (in tre zone), in via Arte della Paglia, via dei Colli, via di San Rocco e via Beata Giovanna. Tutte “fantasma” però, dal momento che è vero che nel marzo del 2007 è stato approvato il “Regolamento comunale per il benessere degli animali e per una migliore convivenza con l’uomo”. Ma è altrettanto vero che una mappa delle colonie feline, con la relativa individuazione di aree pubbliche per lo svolgimento di attività correlate alla loro tutela, a Signa non è mai stata fatta. O meglio, è attiva dal 2001, ed è stata rinnovata più volte, una convenzione, per un impegno di spesa presunto di 16.500 euro annui, con la struttura Valdiflora, che ha sede a Pescia e fa capo all’associazione Amici del cane. La struttura si occupa dei cani di cui è proprietario il Comune di Signa (in questo momento sono due) ma dovrebbe fare lo stesso anche con i gatti, come recita la convenzione: “I cani e i gatti potranno essere ricevuti esclusivamente se consegnati dai servizi della Asl o direttamente dal Comune”. Ma, è proprio il caso di dirlo, si tratta di “un gatto che si morde la coda”, visto che la mappa delle colonie feline non c’è e tutto è demandato alle cittadine signesi, volontarie, che oggi, come in passato, hanno fatto sentire la loro voce. Non solo, perché in caso di regolarizzazione della situazione, anche l’affidamento degli animali a chi desidera richiederli per l’adozione, sarebbe sicuramente più semplice. Da qui la mozione (firmata, oltre che da Vinattieri, da Elisa Cerri, Pietro Fauci, Cesare Gentile e Marco Andrei) che impegna il sindaco e la giunta “ad attivare i procedimenti amministrativi atti a predisporre la mappa delle colonie feline sul territorio comunale; a individuare le aree pubbliche per lo svolgimento delle attività relative alla loro tutela; a coordinare una concertazione fra uffici comunali competenti, Usl 10 di Firenze, associazioni di volontariato e associazione incaricata per la gestione del servizio di custodia dei cani randagi e per il controllo delle popolazioni feline tesa allo sviluppo e alla realizzazione di un programma permanente di controllo, cura e tutela delle colonie feline presenti sul territorio comunale”. Lunedì sera ne sapremo di più.
“Gattare” e opposizione a braccetto a tutela delle colonie feline signesi
SIGNA – Un impegno concreto per fare in modo che le numerose colonie feline presenti sul territorio non siano più “fantasma” come invece succede attualmente. Un impegno concreto per regolarizzare una situazione che ha del paradossale. E’ quello che chiedono, con una mozione congiunta (sarà discussa lunedì 2 ottobre in consiglio comunale) i gruppi consiliari […]
