Già in parte in sicurezza il tetto del Cartonificio

SESTO FIORENTINO – Proseguono i lavori di messa in sicurezza del tetto del Cartonificio Fiorentino. La copertura dell’edificio composta da cemento amianto, circa 5mila mq, è stata spazzata via dal forte vento del 5 marzo. Il Gruppo Pro-Gest, titolare di un contratto di affitto per lo stabilimento di viale Ariosto, ha deciso di intervenire finanziando […]

SESTO FIORENTINO – Proseguono i lavori di messa in sicurezza del tetto del Cartonificio Fiorentino. La copertura dell’edificio composta da cemento amianto, circa 5mila mq, è stata spazzata via dal forte vento del 5 marzo. Il Gruppo Pro-Gest, titolare di un contratto di affitto per lo stabilimento di viale Ariosto, ha deciso di intervenire finanziando volontariamente i lavori di ripristino e di messa a norma del sito, senza procedere ad alcuna sospensione dei contratti in essere. Una decisione dovuta anche alla necessità di non interrompere l’attività lavorativa. Le aree esterne ed interne dello stabilimento sono messe in sicurezza in accordo tra il Cartonificio, l’amministrazione comunale e il Commissario. Sono state effettuate operazioni di smontaggio, smaltimento e ripristino della porzione più danneggiata della copertura.  L’intervento ha poi proceduto con l’opera di bonifica, tutt’ora in corso, che porterà ad una riqualificazione generale dello stabilimento dal punto di vista della salubrità ambientale.
Il piano di lavoro per la rimozione della copertura è stato valutato positivamente prima dal Commissario e poi dal Tribunale, che hanno rilasciato le necessarie autorizzazioni. Le opere continuano ad essere monitorate dalla Asl con sopralluoghi di verifica.
“Spero che l’impegno economico che stiamo affrontando per il ripristino e la messa in sicurezza del tetto di Cartonificio Fiorentino – dice Bruno Zago, Amministratore Delegato del Gruppo Pro-Gest – testimoni una volta di più come l’interesse di Pro-Gest nei confronti dell’azienda sia serio e costante. Abbiamo deciso di intervenire direttamente – in deroga ai contratti di affitto – per far ripartire la produzione il prima possibile e assicurare continuità lavorativa a tutti i dipendenti”.
I lavori di ripristino, compresa la perdita di una parte della materia prima (inutilizzabile causa pioggia e sporcizia), dovrebbero essere contenuti entro i 2 milioni di euro.
“Ringrazio sentitamente in primis dipendenti e sindacati per la tempestiva collaborazione e poi tutte le istituzioni – prosegue Zago – che, ciascuna per la propria competenza, hanno espletato in tempi record pratiche e autorizzazioni e ci hanno permesso di partire immediatamente con le operazioni di ricostruzione. Tutti hanno lavorato per un comune obiettivo, quello di tutelare al tempo stesso la salute pubblica, l’impianto e i suoi addetti”.