Giardino del ricordo, foibe: Eboli (Possibile) replica a Forza Italia

CAMPI BISENZIO – Non si placano le polemiche sull’area verde di via Siena, la cui intitolazione, passata da “Giardino del ricordo – Ai martiri delle foibe” a “Giardino del ricordo – A tutti i martiri” ha provocato, nell’ultimo consiglio comunale, la dura reazione di Forza Italia che, per protesta, ha abbandonato la sala consiliare. “La […]

CAMPI BISENZIO – Non si placano le polemiche sull’area verde di via Siena, la cui intitolazione, passata da “Giardino del ricordo – Ai martiri delle foibe” a “Giardino del ricordo – A tutti i martiri” ha provocato, nell’ultimo consiglio comunale, la dura reazione di Forza Italia che, per protesta, ha abbandonato la sala consiliare. “La sinistra cancella la parola foibe…”, ha tuonato il capo gruppo Paolo Gandola insieme alla collega Chiara Martinuzzi, tirando in ballo anche Emanuela Eboli (Possibile) e un suo emendamento. Oggi è arrivata in redazione la replica della stessa Eboli: “La verità e di chi la racconta meglio? No Gandola perchè per fortuna dei nostri interventi in consiglio comunale abbiamo le registrazioni audio. Ed è proprio l’intervento del consigliere Gandola, a seguito del mio, che sarebbe interessante ascoltare, con l’elogio al mio contributo, come “l’unico di valore di quel dibattito”. “Ricostruire la memoria è un dovere civico che coinvolge tutti. Ricostruire la memoria dei martiri delle foibe non può quindi diventare strumento di battaglia politica. Se nel passato abbiamo dimenticato quanto è avvenuto ai nostri connazionali, abbiamo il dovere di riportare alla luce quei tragici avvenimenti fuori dall’agone e dalle ideologie politiche. Il negazionismo, che anche ampi spazi degli apparati di sinistra hanno messo in pratica, non può appartenerci come cultura civica ed è per questo che la richiesta legittima di commemorare le vittime delle foibe mi ha trovato pienamente in accordo. Ho voluto però provare a fare qualcosa di più, a migliorare il dispositivo presentato dal capo gruppo di Forza Italia. Grazie ai miei emendamenti, infatti, l’amministrazione ha deliberato per un progetto più grande, quello di coinvolgere le scuole in un percorso di ricostruzione condiviso della tragedia istriana. Non è sufficiente infatti un cartello al lato di un giardino pubblico per poter tramandare la memoria dei tragici eventi del secondo conflitto mondiale, non possiamo accontentarci di un cartello, questo ho detto nel mio intervento”. E ancora: “Occorre cominciare a rendere condivisa una memoria e non lo si fa se si continua a strattonare i morti per una rivendicazione politica. Per tale motivo la proposta di un’unica insegna a unire tutti i martiri e l’impegno più grande, con i nostri giovani, a ricordare una strage misconosciuta. Non entro nel merito dei presunti accordi con il Pd al consiglio comunale precedente, dal momento che ero assente, e non esulto per una votazione a maggioranza, di un atto così importante. Se il collega di Forza Italia avesse avuto maggiore acume politico, questo tipo di provvedimento avrebbe dovuto fare un percorso dentro la Commissione competente per poterlo presentare in aula ed ottenere quella unanimità che è doverosa di fronte a scelte che riguardano la storia di questo Paese. Serva di lezione a tutti quanto accaduto, perché nessuno si arroghi più il diritto di essere l’unico depositario della memoria”.