SESTO FIORENTINO – Un giardino nascosto dalle erbacce cresciute come baobab e bruciate dal sole, tra la sporcizia e i resti di un cantiere che avrebbe dovuto rendere questo fazzoletto di verde un’area fruibile tre via di Calenzano e via del Noce. Oggi questo fazzoletto di erba cresciuta a dismisura, in modo spontaneo e bruciata dal sole, sembra essere stata dimenticata da qualsiasi progetto. Eppure ad uno degli ingressi c’è ancora un cartello, piuttosto nuovo, dove si indica che si tratta di un “giardino pubblico” dove è vietato il transito delle biciclette fuori dalle piste ciclabili ed è vietato il gioco del pallone. Inoltre si ricorda di gettare i rifiuti negli appositi contenitori, attività quest’ultima guardando bene, sembra disattesa.
“E’ ormai qualche anno che il terreno espropriato dal Comune su cui è stata realizzata una porzione di pista ciclabile – dice Pietro Ribezzo – si presenta in totale stato di abbandono, con ferri e pezzi di vecchia recinzione di cantiere abbandonati. Lo stato di assoluto degrado era stato anche oggetto di mia precedente segnalazione, lo scorso anno, causa della presenza di zanzare per ristagno di acqua, s inviata a suo tempo anche ad Alia”. Tra la vegetazione, ci sono rifiuti come un vecchio materasso e resti di una sedia, mentre un’altra sedia visibilmente consumata, è stata lasciata sulla porzione di pista ciclabile aperta tra la vegetazione ombreggiata in parte dalle chiome degli ulivi che forse avrebbero bisogno di manutenzione. “E’ triste vedere questo spazio che potrebbe essere utilizzato, abbandonato – dice Ribezzo – con un po’ di manutenzione potrebbe essere un luogo di aggregazione per i condomini vicini. E poi con la vegetazione cresciuta senza regola hanno trovato il loro habitat anche le zanzare”.




