CAMPI BISENZIO – Ennesimo sold out (o, se vi piace di più, tutto esaurito) per un evento organizzato da Banda Albereta. Ennesimo esempio di come si fa solidarietà sul territorio. Ennesima dimostrazione di cosa vuol dire partecipazione. Perché anche questo è un aspetto che deve essere sottolineato. E quando le persone partecipano sempre con grande entusiasmo, un motivo – anche più di uno – c’è sicuramente. Sarà così anche sabato 25 febbraio presso l’oratorio Don Bosco della parrocchia di San Lorenzo a Campi Bisenzio: il ricavato della cena andrà infatti a sostenere le spese ospedaliere del piccolo Giorgio, in America con la famiglia. Una storia, quella di Giorgio, 4 anni, simile a quella di tanti altri bambini che Banda Albereta ha sostenuto in questi anni evento dopo evento. Il 1 novembre dell’anno scorso i primi disturbi, quindi, dopo alcuni accertamenti, la scoperta di un un tumore alla testa. Giorgio è già stato operato il 5 dicembre e da allora, fra ingressi e uscite dall’ospedale programmati nel tempo, si sta sottoponendo a dei cicli di chemioterapia. “Anche noi vogliamo fare la nostra parte – spiegano da Banda Albereta – e la cena del 25 febbraio sarà una “goccia” nel mare delle spese mediche che la famiglia sta affrontando – ma soprattutto affronterà – nella speranza di poter dire un giorno a tutti che Giorgio è guarito. Sosteniamoli e non facciamoli mai sentire soli in questa battaglia. Approfittiamo dell’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento al parroco di San Lorenzo, don Ivo Marchi, e al consiglio pastorale per averci dato l’ennesima possibilità di esprimere ciò che facciamo meglio, la solidarietà”.
Ma non è finita qui perché è proprio di questi giorni un’altra bella notizia, sempre in tema di solidarietà nei confronti del piccolo Giorgio: “Un sincero ringraziamento – dicono da Banda Albereta – va anche all’associazione di volontariato AIPS Onlus di Campi Bisenzio che ci ha fatto dono di 1.000 euro e che, in accordo con loro, abbiamo provveduto immediatamente a girare sul conto corrente del Minneapolis Children Hospital dove il bambino è in cura. Quando sosteniamo che esiste un mondo “parallelo” a quello che viviamo e che sicuramente è migliore di questo, diciamo solo la verità: è il mondo del volontariato e della solidarietà”.