Giornata dell’autismo, Italia Viva Signa: “Ben venga, ma poi sia sostenuta da un costante lavoro politico”

SIGNA – Italia Viva Signa, come spiega in una nota il coordinamento comunale, “partecipa con forza e determinazione alla giornata dedicata all’autismo affinchè non si spenga mai l’attenzione e l’impegno concreto sul mondo della disabilità, sia essa fisica che psichica. Ricordiamo che con la legge 3 marzo 2009, numero 18, il Parlamento ha autorizzato la […]

SIGNA – Italia Viva Signa, come spiega in una nota il coordinamento comunale, “partecipa con forza e determinazione alla giornata dedicata all’autismo affinchè non si spenga mai l’attenzione e l’impegno concreto sul mondo della disabilità, sia essa fisica che psichica. Ricordiamo che con la legge 3 marzo 2009, numero 18, il Parlamento ha autorizzato la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite (ONU) sui diritti delle persone con disabilità e del relativo protocollo opzionale sottoscritto dall’Italia il 30 marzo 2007. In questa nuova prospettiva la Convenzione si inserisce nel più ampio contesto della tutela e della promozione dei diritti umani, definito in sede internazionale fin dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani del 1948 e consolidandosi nel corso dei decenni, confermando in favore delle persone con disabilità i principi fondamentali in tema di riconoscimento dei diritti di pari opportunità e di non discriminazione”.

“Siamo fermamente convinti, quindi, – continua il comunicato – che il comportamento politico in primis e del legislatore poi, dovrà essere quello di adottare politiche in grado di permettere alle persone con disabilità e alle loro famiglie, di ricevere tutto il sostegno e il supporto necessario affinché possano conquistare “pari opportunità” e  accedere alle migliori condizioni di vita sociale e lavorativa. La tutela e la cura della persona è uno degli impegni primari di Italia Viva: ben venga una giornata dedicata ai più fragili ma che sia poi sostenuta da un costante lavoro politico, di grande attenzione alle molteplici criticità che lo caratterizzano e che riesca a spezzare ed abbattere definitivamente lo stigma, le “barriere architettoniche” prima mentali e poi anche reali che dividono il mondo ancora in categorie sociali rappresentate dagli “abili” e dai “non abili”…”.