Giovanni, “Calenziano” che ama Calenzano: “Qui le persone sono molto buone”

CALENZANO – Dopo il grande successo delle prime settimane, con tantissime visualizzazioni sia sulla nostra home page che sulla pagina Facebook di Piananotizie, tornano, come ogni domenica, i “Calenziani”, personaggi che hanno suscitato la curiosità e l’attenzione dei nostri lettori. Oggi è la volta di Giovanni Tasso Romanoff, mamma russa, babbo genovese, lui nato e […]

CALENZANO – Dopo il grande successo delle prime settimane, con tantissime visualizzazioni sia sulla nostra home page che sulla pagina Facebook di Piananotizie, tornano, come ogni domenica, i “Calenziani”, personaggi che hanno suscitato la curiosità e l’attenzione dei nostri lettori. Oggi è la volta di Giovanni Tasso Romanoff, mamma russa, babbo genovese, lui nato e cresciuto a Santiago del Cile. Un “Calenziano” perfetto quindi. I “Calenziani”, infatti, sono i marziani di Calenzano. Persone che attraversano la città, la usano e ne vivono di volta in volta frammenti diversi (non meno residenti dei residenti). È a partire dal loro sguardo esterno, vagamente ignoto, tangenziale e dall’incontro con quello dei cittadini, che si genera un racconto corale, inedito e strettamente attuale del territorio. Quello che ne scaturirà sarà un album collettivo, con le storie (esperienze, racconti, e tanto altro ancora) delle persone e le immagini provenienti da quello che è oggi un vero e proprio diario personale: il telefono cellulare.

I “Calenziani” sono i protagonisti di un progetto pubblico ideato da Matteo Balduzzi e Stefano Laffi, promosso dal Teatro delle Donne e dal Comune di Calenzano, che ha come media partner Piananotizie e Sesto Tv.
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Travalle, aprile 2017
In primavera, quando inizia ad esserci un po’ più di sole e la temperatura è buona, vado a Travalle con Valentina, la mia fidanzata. Di solito ci portiamo da mangiare, il telo e pranziamo là. Quel giorno faceva ancora un po’ fresco, c’era molta acqua nel fiume. Mi chiamo Giovanni Tasso Romanoff e ho 27 anni. Mia mamma è russa e mio padre genovese, ma io sono nato e cresciuto a Santiago del Cile. Finite le superiori ho deciso di venire in Italia a studiare, mentre i miei sono rimasti lì; adesso sono iscritto alla magistrale di statistica in viale Morgagni a Firenze, ma vivo nello studentato qui a Calenzano. Abbiamo un bel gruppo, molti del sud e molti stranieri, tutti molto simpatici. Mi piace Calenzano, credo sia un posto perfetto per chi deve studiare perché è tranquillo e le persone sono molto buone. Poi rispetto a Santiago non c’è smog e la qualità della vita è molto alta: ad esempio, se tu vai in una mensa italiana tutti gli italiani bevono l’acqua. In Cile tutti prendono la Coca, la Fanta, non è normale bere l’acqua.