Giovannini (FI): “Lastrigiani tornano dalla Sardegna ma per il test “non c’è posto”…”

LASTRA A SIGNA – “Sull’emergenza sanitaria in corso la Regione Toscana dovrebbe smetterla di fare propaganda e offrire servizi davvero disponibili per i cittadini”. Si esprime così Paolo Giovannini, coordinatore provinciale di Forza Italia e candidato nel collegio 1 e 4 nelle liste di Forza Italia per il rinnovo del Consiglio regionale. “Nelle scorse settimane […]

LASTRA A SIGNA – “Sull’emergenza sanitaria in corso la Regione Toscana dovrebbe smetterla di fare propaganda e offrire servizi davvero disponibili per i cittadini”. Si esprime così Paolo Giovannini, coordinatore provinciale di Forza Italia e candidato nel collegio 1 e 4 nelle liste di Forza Italia per il rinnovo del Consiglio regionale. “Nelle scorse settimane – spiega Giovannini – la Regione ha informato della possibilità di effettuare test tamponi molecolari, gratuiti e su base volontaria, ai viaggiatori in arrivo e in partenza dalla Toscana, residenti o meno nella regione, nelle diverse postazioni di accoglienza “drive-trough”. Eppure, in questi giorni alcuni residenti di Lastra a Signa sono rientrati dalla Sardegna dopo alcuni giorni di vacanza e non hanno potuto prenotare l’esecuzione del test non essendoci nessun posto disponibile. La prenotazione andrebbe effettuata entro le 24 ore di ritorno dalle vacanze. Ancora una volta assistiamo a iniziative di mera propaganda senza che le stesse siano sviluppate in maniera efficace così da dare una risposta a chiunque ne faccia richiesta. Tra i residenti di Lastra a Signa che mi hanno contattato, ovviamente, permane lo scoramento e anche la preoccupazione per non essere riusciti ad effettuare il test”. “Fra l’altro, – aggiunge Giovannini – gli amici lastrigiani mi hanno informato che di ritorno dalla Sardegna un numero importante di persone ha affollato il traghetto, senza che nessuno provvedesse a misurare la temperatura corporea e senza nessuno che vigilasse sulla presenza o meno della mascherina protettiva. Un fatto davvero inaccettabile che testimonia come le istituzioni, se da una parte fanno campagne comunicative terrorizzanti, dall’altra stanno ancora sottovalutando la portata del virus. Anche al porto di Livorno, infatti, non era possibile effettuare il test, nonostante anche lì, come da ordinanza regionale, dovesse esserci la postazione per effettuare il controllo. Insomma ancora una volta la Regione si dimostra incapace di passare dalle parole ai fatti. Oltre alla propaganda la realtà parla di inefficienze continue che si perpetuano su tutti i territori della Toscana”.