GIRAMONDO Segui con piananotizie.it il viaggio di Mery dall’Altra parte del Mondo (8)

HUAHINE NUI – Sono arrivata all’ultima tappa di quest’indimenticabile viaggio, che mi ha permesso di fare un mezzo giro del mondo. Questo perché ho deciso di ritornare via Los Angeles e non via Tokyo. L’ultima isola che sto visitando è Huahine. Isola piena di siti archeologici e di leggende. Huahine è formata da due isole: […]

HUAHINE NUI – Sono arrivata all’ultima tappa di quest’indimenticabile viaggio, che mi ha permesso di fare un mezzo giro del mondo. Questo perché ho deciso di ritornare via Los Angeles e non via Tokyo. L’ultima isola che sto visitando è Huahine. Isola piena di siti archeologici e di leggende. Huahine è formata da due isole: Huahine Nui e Huahine Iti. Narra la leggenda che una volta erano unite, ma furono separate dalla piroga del dio Hiro, che ci andó a sbattere durante una tempesta. E lo stesso dio le cambió il nome, dandole quello attuale che è un po’ osé: da hua (sesso) e hine (femmina). È questa una Polinesia ancora poco turistica, molto tranquilla. La gente, poi, è proprio quella che io mi aspettavo pensando a questo viaggio: gentile e sorridente. Le spiagge sono di sabbia bianca e l’acqua cristallina; e lo era anche ieri, quando, meno male solo per poche ore, la pioggia pensava di rovinarci la giornata. No, assolutamente! Con l’ombrello in mano e, dopo una passeggiata di cinque minuti, siamo andati a fare un giro nel paese di Fare. Per curiosare nei pochi negozi e, soprattutto, fra le tante bancarelle, che vendevano i tipi più svariati di frutta. Oggi abbiamo fatto una escursione che viene chiamata “Tre in uno”, ovvero: in una giornata abbiamo visto i posti più importanti dell’isola. La parte sud, dove ci sono le spiagge più belle, poi tappa ad una “ferme perlier” (dove abbiamo visto come coltivano le famose perle) e, alla fine, nuotata con gli squali, ormai, non ci fanno più paura! Il mondo è piccolo: per la prima volta, da quando siamo qui, la metà dei turisti eravamo italiani. Che sensazione strana non sentire parlare solo francese. Anzi, questa volta la parlate era amica: perché Giorgio e Serena, in viaggio di nozze, arrivavano da Lucca e la famiglia, formata da Paolo, Federica e il simpatico Francesco, aveva accento laziale, di Fregene per essere precisi. Con loro abbiamo condiviso questa bella giornata, che ci ha offerto tutta la gentilezza polinesiana di Mahe ( la nostra dolcissima guida). È stato un bell’effetto pranzare seduti con i piedi nell’acqua e circondati da miriadi di pesci.
Mancano 2 giorni eppoi saluteremo queste isole così belle, così lontane e così indimenticabili, Grazie a tutti i nuovi amici che hanno reso questo viaggio unico e che porteremo in una particina del nostro cuore.
Mnery Coscarelli
(fine)