Gkn, a Campi l’incontro con i sindacati. Ma il faccia a faccia si risolve con un nulla di fatto. E la Fiom Cgil “sbotta”

CAMPI BISENZIO – Quasi due ore, tanto è durato l’incontro avvenuto tra Fiom, Rsu e vertici della Gkn (per la prima volta in presenza), al termine delle quali dall’azienda non è arrivata nessuna risposta soddisfacente sul presente e sul futuro dello stabilimento campigiano. L’incontro si è tenuto questa mattina, venerdì 1 ottobre, alle 10.30 (con […]

CAMPI BISENZIO – Quasi due ore, tanto è durato l’incontro avvenuto tra Fiom, Rsu e vertici della Gkn (per la prima volta in presenza), al termine delle quali dall’azienda non è arrivata nessuna risposta soddisfacente sul presente e sul futuro dello stabilimento campigiano. L’incontro si è tenuto questa mattina, venerdì 1 ottobre, alle 10.30 (con un ritardo di mezz’ora sulla tabella di marcia per attendere i rappresentanti della proprietà), presso la sala Fallaci del Comune di Campi Bisenzio. Un passaggio obbligato per l’azienda dopo la pronuncia del tribunale che ha rimesso in discussione l’iter dei licenziamenti, ma che presenta comunque delle anomalie: la discussione sull’informativa avvenuta oggi è infatti di norma il primo passaggio dell’iter e si svolge quindi con largo anticipo, in questo caso invece i sindacati si sono trovati di fatto a discutere di un’azienda posta già in liquidazione. Inoltre il confronto è avvenuto con la sola Fiom, mentre quello con Fim e Uilm è previsto per un’altra data.

“Hanno cambiato le carte in tavola, – ha spiegato Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze e Prato – l’ultima volta che ho incontrato Ghezzi era l’Amministratore delegato, in tribunale invece ho scoperto che non lo è più e che adesso è il liquidatore. Perché non lo ha comunicato al sindacato? Se vogliono discutere con il sindacato, visto che al momento i licenziamenti non sono in essere, devono ritirare formalmente l’atto di liquidazione. Voglio ricordare che l’azienda non è occupata ma è in assemblea permanente e che adesso i lavoratori non sono licenziati, non possiamo discutere con un atto di liquidazione che ci pende sulla testa”. Insufficienti per Calosi anche le risposte date dalla proprietà nel corso del confronto: “Durante l’informativa – ha detto – non hanno neanche saputo rispondere a domande banali come chi produce adesso i pezzi che venivano fatti a Campi Bisenzio. Come ha detto Greta Thunberg solo bla bla bla…”.

Intanto è stato convocato per il 7 ottobre il tavolo al Mise, mentre lavoratori e sindacati chiedono che il Governo scenda in campo per dare una svolta alla vicenda “Oggi l’azienda è venuta qui perché ce l’ha portata la sentenza del ricorso fatto dal sindacato e la mobilitazione dei lavoratori – ha concluso Calosi – Ora aspettiamo le risposte dalla politica, il Mise non può pensare di cavarsela così, perché noi più di questo non possiamo fare. Adesso hanno tutto il tempo di bloccare con un decreto i licenziamenti e iniziare ad analizzare la proposta fatta dai lavoratori”.

Nessuna dichiarazione invece da parte dei vertici di Gkn, l’ Ad, ora liquidatore, Andrea Ghezzi al termine dell’incontro ha subito lasciato in auto il palazzo comunale tra le contestazioni dei lavoratori. In un clima di rabbia e amarezza per un confronto mai veramente cercato dall’azienda, che appare sempre più concentrata nel cercare di chiudere la partita entro la fine dell’anno piuttosto che nel trovare soluzioni “Sono tre anni che facciamo proposte all’azienda e non sono mai state ascoltate, – ha aggiunto Dario Salvetti della Rsu – hanno chiuso la fabbrica venerdì 9 luglio, perché non ci dicono da dove venivano i pezzi che sono stati montati il lunedì mattina? In questi giorni abbiamo sentito rumors su possibili compratori; a noi i rumors non interessano, perché il problema qui non è il compratore, è il venditore. Cosa fa? Vende? E cosa vende?”. Senza risposte, in un clima di totale incertezza i lavoratori continuano ad aspettare un intervento da parte della politica.

Valentina Tisi