Gkn, Calosi (Fiom Cgil): “Chiediamo al Ministero dello sviluppo economico di convocare il tavolo”

FIRENZE – L’ex Gkn torna alla ribalta della cronaca: “Dopo la richiesta effettuata il 22 febbraio scorso, la Fiom Cgil, unitamente a Fim e Uilm, torna a chiedere al Ministero dello sviluppo economico, al Ministero del lavoro e alle istituzioni locali la convocazione del tavolo per la verifica dell’accordo quadro sulla reindustrializzazione della ex Gkn […]

FIRENZE – L’ex Gkn torna alla ribalta della cronaca: “Dopo la richiesta effettuata il 22 febbraio scorso, la Fiom Cgil, unitamente a Fim e Uilm, torna a chiedere al Ministero dello sviluppo economico, al Ministero del lavoro e alle istituzioni locali la convocazione del tavolo per la verifica dell’accordo quadro sulla reindustrializzazione della ex Gkn di Campi Bisenzio, oggi QF. L’obiettivo dell’incontro è stabilire, come previsto dall’accordo, il tipo di ammortizzatore sociale utile ad accompagnare il processo di reindustrializzazione”: a parlare così è Daniele Calosi, segretario Fiom Cgil Firenze-Prato-Pistoia

“Nell’accordo, – aggiunge – tutte le parti, azienda, organizzazioni sindacali, Rsu, ministeri e istituzioni locali, hanno convenuto sull’utilizzo della cosiddetta cassa integrazione per transizione. A oggi non solo non abbiamo un tavolo di convocazione, ma non abbiamo neppure la certezza della fruibilità di un ammortizzatore previsto dal governo nella legge di bilancio. Il 20 marzo scade il primo periodo di cassa integrazione ordinaria per gli oltre 300 lavoratori di QF. È necessario che il governo e le istituzioni locali diano seguito alla convocazione del tavolo e all’individuazione dell’ammortizzatore sociale che per noi deve essere la cassa integrazione per transizione. Sempre secondo l’accordo entro la fine di marzo devono essere presentate le proposte vincolanti da parte dei soggetti reindustrializzatori con gli elementi essenziali del piano industriale e il prospetto occupazionale. Che nessuno pensi di lasciare i lavoratori di QF senza risposte e punti di riferimento. Chiediamo l’applicazione dell’accordo e la convocazione immediata del tavolo al ministero dello sviluppo economico alla presenza dei ministri competenti”.