Gkn, Calosi (Fiom Cgil): “Operazione da 100 milioni, serve l’impegno di Fidi Toscana”

CAMPI BISENZIO – “A detta dell’advisor fare ripartire un’azienda come la Gkn è un’operazione che vale 100 milioni di euro e Invitalia ha già detto che non vuole starci, che fanno solo attività di monitoraggio, ma non c’è una volontà di intervento diretto nel capitale”: lo ha detto, come riporta l’Ansa, Daniele Calosi, segretario generale […]

CAMPI BISENZIO – “A detta dell’advisor fare ripartire un’azienda come la Gkn è un’operazione che vale 100 milioni di euro e Invitalia ha già detto che non vuole starci, che fanno solo attività di monitoraggio, ma non c’è una volontà di intervento diretto nel capitale”: lo ha detto, come riporta l’Ansa, Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil di Firenze-Prato-Pistoia, intervistato ieri da Novaradio sul tema della vertenza della Gkn. “Se non c’è Invitalia, bisogna che ci sia la Regione Toscana attraverso la propria sua finanziaria, – ha aggiunto Calosi, riferendosi a Fidi Toscana – per cui chiediamo alla Regione Toscana lo stesso impegno che abbiamo chiesto a Invitalia, adesso che siamo ancora in una fase interlocutoria, che è forse la fase più delicata: ora ci sono 15 giorni dove l’advisor e l’azienda devono trovare quest’accordo per la cessione delle quote. Noi vogliamo capire come viene fatta l’operazione, non vorrei che fra 15 giorni l’advisor ci dicesse che non ci sono più le condizioni”.

Sulla vertenza Gkn è intervenuto anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Credo che ci sia una apertura a una possibilità molto interessante, quella di creare un bridge che possa consentire a Gkn di lasciare la fabbrica, il sito produttivo, di mettere in condizione Borgomeo con altri investitori e con le istituzioni pubbliche in modo da dare vita a un nuovo progetto industriale che garantisca la continuità occupazionale e la presenza sul territorio”. “Credo – ha aggiunto Nardella – si stia aprendo una fase nuova interessante, fondamentale che tutti quanti si lavori in quella direzione”.

“Mi sembra – ha detto infine il presidente della Regione, Eugenio Giani – che le dichiarazioni dei sindacati e del collettivo dello stabilimento Gkn vadano in questa direzione, ovvero di capire se le due proposte emerse come più sostanziali possano essere gestite per un passaggio di proprietà dalla Gkn a chi può dare un futuro ai 422 lavoratori e al loro indotto. La soluzione in questo momento sembra credibile e sarebbe quella di un passaggio ponte per togliere la Gkn da quel fondo Melrose. Sono convinto che con il passaggio di Gkn a un soggetto ponte poi le trattative con la proprietà possano aprirsi”.