Gkn: Cna incontra i lavoratori che hanno occupato la fabbrica. “Uno scempio inaccettabile, serve una mobilitazione generale”

CAMPI BISENZIO – Questa mattina Paolo Conti, presidente di Cna Piana fiorentina, e Luca Tonini, presidente di Cna Toscana, hanno portato la solidarietà dell’associazione ai lavoratori della Gkn che hanno occupato lo stabilimento. “Inaccettabile il licenziamento di 422 persone. Inqualificabile la modalità con cui è avvenuto. L’antitesi del fare impresa che non è solo e soltanto business. Nel fare impresa c’è responsabilità sociale, concetto […]

CAMPI BISENZIO – Questa mattina Paolo Conti, presidente di Cna Piana fiorentina, e Luca Tonini, presidente di Cna Toscana, hanno portato la solidarietà dell’associazione ai lavoratori della Gkn che hanno occupato lo stabilimento. “Inaccettabile il licenziamento di 422 persone. Inqualificabile la modalità con cui è avvenuto. L’antitesi del fare impresa che non è solo e soltanto business. Nel fare impresa c’è responsabilità sociale, concetto del tutto estraneo ai vertici della multinazionale, – commenta Conti – la città, Firenze, la Toscana e il Governo devono mobilitarsi immediatamente per opporsi a questa ingiustizia, a questo scempio per il nostro territorio. I numeri finiranno infatti per essere sensibilmente peggiori perché accanto alle 422 famiglie della Gkn c’è tutto l’indotto che lavora per il colosso: piccole imprese che rischiano di pagar un duro prezzo. La parola d’ordine è scongiurare la chiusura, anche con l’intervento di altre imprese: Stellantis, per esempio, potrebbe rilevare le linee produttive dei componenti automobilistici”.

“Non è un problema solo per il territorio della Piana fiorentina, ma per tutta la realtà toscana che qui produce gran parte del proprio Pil. A tal proposito, l’azione della Regione Toscana può apportare un contributo prezioso per evitare la chiusura. 422 persone, 422 famiglie, ma anche l’indotto, sia del settore della metalmeccanica, che dei servizi e trasporti: le ripercussioni della chiusura si ampliano enormemente. Non possiamo più permetterci di aprire a investitori che cannibalizzano le nostre aziende e rovinano le realtà dei territori portandoli alla desertificazione industriale. Dobbiamo guardare a nuove politiche anche in accordo con le realtà sindacali” ha dichiarato Tonini.

Una chiusura che contrasta quanto contenuto nel bilancio Gkn dello scorso aprile e che è riportato nella nota di Cna: “I primi mesi dell’esercizio 2021 hanno confermato il trend positivo in termini di consolidamento dei volumi rispetto a quanto consuntivato nell’ultima parte dell’esercizio 2020. Il primo trimestre ha evidenziato infatti un incremento del fatturato complessivo del 7% rispetto al periodo precedente e del 14% rispetto al budget. Questo consolidamento è in particolare riferibile alle vendite verso clienti terzi che incrementano del 17% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente e dell’11% rispetto al budget. Anche la marginalità lorda risulta in consolidamento, attestandosi al 15,4% dei ricavi (facendo segnare +1,1% rispetto al budget e +1,4% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente” (pag. 33). E ancora: “il mese di marzo stand alone ha fatto registrare una buona performance delle vendite rispetto alle previsioni di budget (+19%), ed un significativo incremento (+95%) rispetto a marzo 2020”.