Gkn, Ficco e Materazzi (Uilm): “Il Governo intervenga per impedire la scelta scellerata dell’azienda”

CAMPI BISENZIO – “Fin dal 2018, allorquando Bekaert avviò improvvisamente la procedura di licenziamenti, la Uilm ha denunciato il pericolo rappresentato dalle delocalizzazioni produttive e dal comportamento cinico di molte multinazionali. Questo è il caso di Gkn che oggi ha inviato la comunicazione di procedura di licenziamento a 422 dipendenti per chiusura totale dello stabilimento. […]

CAMPI BISENZIO – “Fin dal 2018, allorquando Bekaert avviò improvvisamente la procedura di licenziamenti, la Uilm ha denunciato il pericolo rappresentato dalle delocalizzazioni produttive e dal comportamento cinico di molte multinazionali. Questo è il caso di Gkn che oggi ha inviato la comunicazione di procedura di licenziamento a 422 dipendenti per chiusura totale dello stabilimento. È da anni che come Uilm denunciamo un progressivo indebolimento della direzione aziendale e dei livelli dirigenziali territoriali, e ultimamente lo stabilimento era gestito a distanza dalla sede di Brunico o direttamente da Gkn Europa”: lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Davide Materazzi, segretario Uilm Firenze.

“Rivendichiamo da tempo norme che davvero incentivino chi vuole fare industria in questo Paese e al contempo penalizzino chi decide di delocalizzare. Inoltre a più riprese abbiamo avvisato il Governo che urge una politica industriale per il settore dell’auto che accompagni l’intera filiera produttiva nella delicatissima fase di transizione che stiamo attraversando in Europa e in Italia. Se il Governo non interverrà in tal senso ci troveremo ad affrontare ulteriori casi di chiusura di stabilimenti, anche in altri settori, e senza gli strumenti necessari per contrastare siffatte decisioni da parte di multinazionali spregiudicate” concludono.