Gkn, Fim-Cisl: “Inaccettabile chiudere stabilimento con una mail, nessun rispetto per le persone”

FIRENZE – Parole durissime. Sono quelle usate dal segretario regionale Fim Cisl Alessandro Beccastrini e della segretaria Fim Cisl Firenze Flavia Capilli per commentare la decisione di chiudere lo stabilimento Gkn di Campi Bisenzio: “Questa mattina la Gkn, azienda che produce componenti meccanici per i motori delle auto, di proprietà di un fondo inglese (acquisita […]

FIRENZE – Parole durissime. Sono quelle usate dal segretario regionale Fim Cisl Alessandro Beccastrini e della segretaria Fim Cisl Firenze Flavia Capilli per commentare la decisione di chiudere lo stabilimento Gkn di Campi Bisenzio: “Questa mattina la Gkn, azienda che produce componenti meccanici per i motori delle auto, di proprietà di un fondo inglese (acquisita dal 2018 da Melrose), con un altro stabilimento sul territorio italiano a Bolzano, con una Pec, senza nessun preavviso, nemmeno a Confindustria, ha comunicato ai 422 dipendenti il licenziamento e la chiusura del sito. Un comportamento vigliacco, senza rispetto per le persone e per il territorio. Una modalità della gestione dei rapporti che condanniamo senza appelli. Proprio questa mattina l’azienda aveva messo tutti i lavoratori in Par (Permesso annuo retribuito) collettivo per le ferie estive e in fabbrica non c’era nessuno. Da informazioni che abbiamo raccolto pare che l’azienda voglia delocalizzare la produzione di Firenze, ma non sappiano dove. Una cosa che non ha nessuna logica, visto che non poco tempo fa sono stati effettuati importanti investimenti in macchinari e automatizzazione del sito fiorentino”.

“Appena abbiamo appreso la notizia – conclude il comunicato – lavoratori e sindacato si sono recati in fabbrica e sono entrati all’interno, nonostante la presenza della security che però non  ha bloccato gli accessi. Ora siamo in assemblea permanente in attesa di decidere le prossime azioni ed evitare che vengano a portare via i macchinari. Questa bruttissima notizia è l’ennesima vigliacca ferita che subisce il territorio fiorentino che rischia di perdere  un’altra importante  azienda e lasciare in mezzo ad una strada 422 famiglie, dopo la Electrolux di Scandicci e la Bekaert di Figline Valdarno. Come Fim Cisl chiediamo alla Regione di intervenire subito anche attraverso il governo nazionale su questo scempio,  è inaccettabile che si licenzi senza motivo e senza preavviso con una e-mail 422 persone…”.