Gkn, grande partecipazione all’assemblea di operai e giuristi. Potere al Popolo: “Basta leggi calate dall’alto”

FIRENZE – Grande partecipazione ieri sera all’assemblea tra operai e giuristi solidali all’esterno della Gkn, “alla quale – si legge in una nota di Potere al Popolo – abbiamo partecipato con il nostro Telefono Rosso. Dai cancelli dello stabilimento di Campi si sta dando vita a un principio fondamentale: quello del protagonismo popolare. Basta leggi […]

FIRENZE – Grande partecipazione ieri sera all’assemblea tra operai e giuristi solidali all’esterno della Gkn, “alla quale – si legge in una nota di Potere al Popolo – abbiamo partecipato con il nostro Telefono Rosso. Dai cancelli dello stabilimento di Campi si sta dando vita a un principio fondamentale: quello del protagonismo popolare. Basta leggi calate dall’alto, vogliamo una legge antidelocalizzazioni che venga scritta a partire dai diretti e dalle dirette interessate”. 

“Come già da più parti era stato detto, ieri è emerso chiaramente come il dl in preparazione al Governo sia inefficace e di facciata. Qui le nostre critiche: serve un decreto d’urgenza che blocchi le procedure di licenziamento collettivo ora, inclusa Gkn, Giannetti, Timken e così via dicendo; serve  introdurre delle condizioni oggettive per poter licenziare. Non si possono autorizzare licenziamenti quando le imprese non sono in crisi, ancora meno se hanno ricevuto finanziamenti pubblici; servono sanzioni reali, a partire dalla cessione dello stabilimento in salute. E serve responsabilizzare le imprese che vogliono andare via per permettere la continuità sul territorio. Serve un nuovo protagonismo del pubblico nella politica industriale, che non si limiti a bloccare le delocalizzazioni ma che preveda un futuro per gli stabilimento e le competenze diffuse sul territorio, in direzione della trasformazione ecologica (a partire da un vero piano di sviluppo dei mezzi pubblici collettivi). Con un vero controllo operaio e popolare vincolante, perché non si ripetano gli anni Ottanta, perché non un euro dei nostri soldi vada sprecato”.