Gkn, i lavoratori citano Collodi e, “se trattano sulle nostre teste”, promettono rabbia

CAMPI BISENZIO – Nel giorno in cui Gkn Driveline Firenze annuncia tre manifestazioni d’interesse, come riporta l’Ansa “affastellate” dal proprio advisor, i lavoratori, in presidio permanente da luglio, lanciano un monito. E la cosa va sul letterario, visto che per rendere l’idea dell’umore che gira nello stabilimento di Campi Bisenzio le tute blu hanno citato Carlo Collodi: […]

CAMPI BISENZIO – Nel giorno in cui Gkn Driveline Firenze annuncia tre manifestazioni d’interesse, come riporta l’Ansa “affastellate” dal proprio advisor, i lavoratori, in presidio permanente da luglio, lanciano un monito. E la cosa va sul letterario, visto che per rendere l’idea dell’umore che gira nello stabilimento di Campi Bisenzio le tute blu hanno citato Carlo Collodi: “Ci chiedete se siamo felici delle manifestazioni di interesse per lo stabilimento? Ovviamente sì, ma anche Pinocchio mentre seppelliva le monete d’oro era contento”, scrivono sulla pagina Facebook del Collettivo di Fabbrica. Il punto, aggiungono, è che “non sentiamo il Ministero dal 7 ottobre. Per quanto ci riguarda finora non c’è stata nessuna trattativa. Se c’è stata, noi ne siamo completamente tagliati fuori”. Ed è qui che lanciano il loro monito: “Se c’è qualcuno che sta trattando il futuro della nostra fabbrica sulle nostre teste, sappia che noi promettiamo rabbia. E chiediamo fin da ora scusa al territorio per ogni eventuale disagio futuro”. Così, sottolineano, “il corteo di sabato mattina diventa ancora più fondamentale. A partire dalle 9 in piazza San Marco, Firenze mostra i muscoli perché nessuno osi portare avanti una trattativa farsa alle tue spalle”.

La lettera “che Gkn ci ha mandato questa mattina è già su tutti i giornali. Non ci stupiamo. Quella lettera ha un compito prettamente mediatico. Quello che vogliono dire è che già tutto cucinato, tutto deciso: basta che firmiamo la cassa integrazione di cessazione d’attività. Cioè il disimpegno totale e definitivo di Gkn. E che, se non accettiamo questo ricatto, riparte la procedura di licenziamento”, affermano. Tuttavia “la cassa integrazione per cessazione d’attività non è lo strumento per la continuità produttiva. È lo strumento per far scappare Gkn in cambio di vaghe promesse”. In questo senso “un compratore serio e con un piano chiaro non ha nessun interesse alla cassa per cessazione d’attività, ma può comprare lo stabilimento e attivare una cassa ordinaria per riorganizzazione”. “Ci vediamo sabato mattina in piazza San Marco alle 9 a Firenze. E ci vediamo domenica – concludono – per una assemblea pubblica tra lavoratrici e lavoratori, anche per approfondire il tema dell’intervento pubblico e del polo pubblico della mobilità sostenibile”.