Gkn, “interlocutorio” il nuovo “vertice” al Mise. E la Rsu rivendica la “lotta” portata avanti fino a oggi

CAMPI BISENZIO – Un incontro interlocutorio: questo l’esito del nuovo “vertice” di ieri al Mise alla presenza dello staff del vice-ministro Todde. Un incontro da cui emerso che la trattativa è ancora aperta e la Gkn sta discutendo con l’advisor Borgomeo per il passaggio delle quote aziendali (asset, macchinari e lavoratori nelle stesse condizioni). Le […]

CAMPI BISENZIO – Un incontro interlocutorio: questo l’esito del nuovo “vertice” di ieri al Mise alla presenza dello staff del vice-ministro Todde. Un incontro da cui emerso che la trattativa è ancora aperta e la Gkn sta discutendo con l’advisor Borgomeo per il passaggio delle quote aziendali (asset, macchinari e lavoratori nelle stesse condizioni). Le parti devono mettersi d’accordo sul passaggio e successivamente si lavorerà per cercare un reindustrializzatore. Sempre in base a quanto è trapelato dall’incontro, Borgomeo ha specificato di avere bisogno di almeno 6 mesi di tempo per trovare una figura idonea a reindustrializzare il sito. Su quale cassa integrazione verrà attivata da gennaio per la copertura dei lavoratori la discussione è ancora in corso. Il tavolo sarà riconvocato a breve finita la trattativa fra azienda e lo stesso Borgomeo.

“A oggi – questa invece la “voce” della Rsu della Gkn – l’unica cosa ufficiale che possiamo continuare a dire è che i licenziamenti in Gkn non sono passati. E questo è evidentemente un risultato della lotta. Nelle prossime ore ci concentreremo sull’emendamento antidelocalizzazioni in Commissione Bilancio e sullo sciopero generale. Se Gkn Firenze può passare in continuità produttiva e occupazionale a un eventuale compratore, questo avviene perché la lotta l’ha difesa e preservata. Tuttavia rimane il grande problema dell’assenza totale di una politica industriale pubblica e del ridimensionamento del settore dell’automotive, nonostante i numerosi fondi del Pnrr”.

E ancora: “Al Governo, a Invitalia e a tutte le parti in causa abbiamo ribadito la necessità che soprattutto in questa fase ci siano garanzie su un timing certo, sulla continuità occupazionale e di diritti per i lavoratori, sul profilo degli investitori e sui piani industriali. Garanzie che devono essere concrete e certe, in un processo che deve assicurare trasparenza e condivisione. Fuori quindi da un gioco delle parti, che le istituzioni giochino il loro ruolo, senza scaricabarile. Il solo fatto che il Mise abbia dovuto richiamare Gkn alla sua responsabilità sociale d’impresa e che questa abbia declinato appellandosi paradossalmente al rispetto delle leggi della Repubblica, la dice lunga sull’importanza di sostenere la legge che abbiamo presentato e sulla necessità di approvare l’emendamento sulle delocalizzazioni in discussione in Commissione Bilancio in questi giorni”.