Gkn, le voci della manifestazione: “Un’intera comunità che si ribella contro qualcosa di inaccettabile”

FIRENZE – “Un’intera comunità che si ribella contro qualcosa di inaccettabile”: riprendendo le parole del vice-sindaco di Campi, Giovanni Di Fede, presente ieri sera insieme a tanti rappresentanti delle istituzioni, guidate dal sindaco Dario Nardella, si può “sintetizzare” così la manifestazione dei lavoratori della Gkn che si è svolta nel centro di Firenze. Manifestazione che […]

FIRENZE – “Un’intera comunità che si ribella contro qualcosa di inaccettabile”: riprendendo le parole del vice-sindaco di Campi, Giovanni Di Fede, presente ieri sera insieme a tanti rappresentanti delle istituzioni, guidate dal sindaco Dario Nardella, si può “sintetizzare” così la manifestazione dei lavoratori della Gkn che si è svolta nel centro di Firenze. Manifestazione che si è aperta in piazza Signoria per poi snodarsi nelle strade della città. In precedenza, in base a quello che si apprende dallo staff del vice-ministro Alessandro Todde, “le interlocuzioni con l’azienda vanno avanti. L’apertura sostanziale che c’è stata allo scorso tavolo ha permesso di avviare un importante confronto con le parti che ci auguriamo porti in tempi brevi a dare delle risposte al territorio e ai lavoratori”. 

“Un momento importante a un mese dall’inizio della vertenza, – ha aggiunto Di Fede – con un’intera comunità che si ribella contro qualcosa che è inaccettabile. La richiesta, ferma, di tutte le istituzioni è sempre stata quella del ritiro dei licenziamenti. Si parte da lì se si vuole aprire una trattativa, altrimenti non ci sono spazi per aprirne altre. Quella a cui siamo di fronte è solo un’operazione finanziaria e, se passa il messaggio della chiusura dell’azienda, è un danno per tutto il mondo produttivo della nostra città, della nostra regione e del nostro paese. Le istituzioni, quindi, restano unite al fianco dei lavoratori”.

“Quell’abbraccio che volevamo – ha detto a conclusione della serata Matteo Moretti, delegato Rsu – lo abbiamo ricevuto: grazie Firenze e grazie a chi è venuto da fuori. Adesso chiediamo al Governo di intervenire, di battere un colpo e di essere presenti in un’altra data, il prossimo 28 agosto, quando un gruppo di artisti sarà davanti alla fabbrica a suonare per noi e con noi”.