Gkn, riaperta la procedura di licenziamento. Il Collettivo di fabbrica: “Ancora una volta presi in giro”

CAMPI BISENZIO – A dare la notizia è stato il Collettivo di fabbrica della Gkn con un post su Facebook. Un post di due sole righe ma che dice tutto. Purtroppo. “Arrivata raccomandata. Gkn si prepara a riaprire la procedura di licenziamento. Decretate ora. Ancora una volta presi in giro”, questo è ciò che si […]

CAMPI BISENZIO – A dare la notizia è stato il Collettivo di fabbrica della Gkn con un post su Facebook. Un post di due sole righe ma che dice tutto. Purtroppo. “Arrivata raccomandata. Gkn si prepara a riaprire la procedura di licenziamento. Decretate ora. Ancora una volta presi in giro”, questo è ciò che si legge nel post. Quasi un “telegramma”, velato di rabbia e di tristezza, che fa capire quale è lo stato d’animo dei lavoratori della fabbrica che dallo scorso luglio stanno “insorgendo” a difesa del proprio posto di lavoro. E che, ne siamo sicuri, non si arrenderanno neanche questa volta.

Dopo aver ritardato “l’avvio della procedura di licenziamento collettivo fino alla fine di novembre”, ora “siamo costretti a iniziare la procedura legale alla fine di questo mese”. Così Gkn Driveline Firenze in una lettera ai dipendenti della fabbrica di Campi Bisenzio, datata 26 novembre. “Continueremo diligentemente la discussione con il sindacato e le istituzioni – sottolinea Gkn – per trovare un’intesa che possa effettivamente portare avanti il progetto di reindustrializzazione”. L’azienda ha citato l’esistenza di “manifestazioni di interesse da parte di investitori esterni, interessati a rilevare il sito produttivo e realizzare i loro progetti imprenditoriali, volti a perseguire diverse opportunità in settori di recente affermazione, affini al mondo automotive e per i quali il futuro è più promettente. Il piano di reindustrializzazione potrebbe potenzialmente garantire il mantenimento di nuove produzioni industriali nella zona e salvaguardare le opportunità di lavoro. Questo processo necessita di tempi rapidi e di un contesto di adeguata serenità sindacale e sociale”. Secondo Gkn “purtroppo, nonostante le nostre diverse sollecitazioni, non siamo ancora al punto in cui speravamo di essere in merito ai progressi verso la partenza dell’iter di reindustrializzazione, ma possiamo assicurarvi che faremo di tutto affinché questi progressi accadano per la salvaguardia dell’occupazione di tutti i nostri dipendenti”. 

A conclusione della lettera, l’azienda scrive che “abbiamo manifestato in più occasioni al sindacato, che a breve sarà nostro esclusivo interlocutore nell’ambito delle regole della procedura, che è nostra intenzione portare avanti il processo di industrializzazione, e crediamo sia ora la nostra migliore soluzione per minimizzare l’impatto sociale della decisione di chiudere l’impianto. Focalizzati su questo obiettivo, Vi garantiamo il nostro immutato impegno e apertura al dialogo”.

“Gkn – dicono invece dalla Fiom Cgil – ha inviato una lettera ai lavoratori, li avverte che non può ritardare ancora i tempi per riaprire la procedura di licenziamento collettivo. La reazione è immediata, con i lavoratori a manifestare nelle vie del centro di Firenze. Una delegazione, accompagnata da Stefano Angelini di Fiom Cgil, ha incontrato alcuni rappresentanti di Comune e Regione per sollecitare un intervento delle istituzioni”.

“Care colleghe, cari colleghi”, inizia così – scrive su Facebook il sindaco di Campi, Emiliano Fossi – la lettera che aggiunge al danno la beffa. Tutti a casa, azienda in liquidazione e nessuna notizia sulle proposte arrivate all’advisor. Vanno avanti, dicono. E anche noi lo faremo: insieme agli operai continueremo a lottare per il lavoro e i diritti. Insieme al sindaco della Città metropolitana, Dario Nardella, stiamo incontrando gli operai in Palazzo Vecchio, perché anche noi istituzioni dobbiamo rilanciare la mobilitazione. Ora però anche il Governo la smetta con le chiacchiere: ne abbiamo abbastanza anche di quelle. Basta con i veti della Lega, i cui consulenti sono gli avvocati di Gkn e basta con i silenzi del ministro Giorgetti, sparito da mesi. Servono i fatti”.

“Siamo a fianco dei lavoratori Gkn che oggi hanno ricevuto una nuova lettera. Eppure è stato nominato da poco l’advisor che si deve occupare della reindustrializzazione, sulla quale al momento non abbiamo novità”. Il sindaco di Firenze e della città metropolitana Dario Nardella e il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi hanno ricevuto oggi a Palazzo Vecchio una delegazione di dipendenti della Gkn che ha inviato oggi una lettera ai dipendenti della fabbrica. All’incontro era presente anche l’assessore al lavoro Benedetta Albanese. “La priorità è aprire subito il tavolo della reindustrializzazione di Gkn in modo serio e fuori da ogni condizionamento e chiediamo un pieno coinvolgimento di Invitalia in questo processo – hanno detto Nardella e Fossi – e soprattutto fuori da procedure di licenziamento. Nel contempo auspichiamo che venga ripreso il lavoro avviato dal ministro Orlando sul provvedimento sulle delocalizzazioni alla luce di quello che sta succedendo nuovamente alla Gkn e di quello successo poche settimane fa anche a Bologna, per evitare un’escalation in tutto il paese. La situazione di Firenze peraltro presenta dei casi ancora più gravi per le pronunce della magistratura sul comportamento antisindacale dell’azienda”.

“Basta prese in giro sulle spalle dei lavoratori Gkn, – ha detto Daniele Calosi (Fiom Cgil Firenze) – noi siamo disponibili a incontrare l’advisor il prima possibile per visionare i piani industriali dei soggetti interessati a reindustrializzare lo stabilimento con la garanzia di Invitalia. Chiediamo la continuità produttiva e occupazionale. Vogliamo fare una trattativa senza la scadenza di una procedura di licenziamento. Se l’azienda riapre la procedura di licenziamento collettivo, il tempo che avevamo guadagnato con la vittoria articolo 28 in tribunale sarà andato perso a causa di chi, davanti a tale arroganza, non ha saputo sfruttarlo, a cominciare dal Governo. I lavoratori e la Rsu di Gkn, noi e la comunità solidale con gli operai, non molleremo di un millimetro”.

(La fotografia è ripresa dalla pagina Facebook del Collettivo di fabbrica della Gkn)