CAMPI BISENZIO – Dieci formatori, dieci simulatori, 65 soccorritori addestrati nuovamente, trenta dei quali hanno sostenuto l’esame per rinnovare l’abilitazione all’utilizzo del D.A.E.: questi i numeri del “retraining” per i Confratelli e le Consorelle della Misericordia di Campi che si è concluso sabato scorso e che ha visto anche il prezioso supporto, con una serie di riprese aeree, della nuovissima squadra droni dell’associazione.
Cosa è il “retraining”? Sostanzialmente un “riaddestramento” di tutto il corpo volontario che quotidianamente è impegnato sui servizi di emergenza – urgenza 118; riaddestramento che viene seguito passo passo dal gruppo formazione della Misericordia di Campi Bisenzio. La novità sostanziale del corso che si è appena concluso è stata nella modalità con cui si è svolto tale “riaddestramento”: solitamente, infatti, i volontari venivano chiamati a eseguire manovre di rianimazione e/o soccorso su manichini, o comunque a spiegare a voce ciò che sarebbero andati a fare nella realtà di un soccorso sanitario.
Da quest’anno, invece, si sono ritrovati “faccia a faccia” con l’emergenza, seppur mantenendo le distanze di sicurezza e le mascherine quali misure anti-Covid: per farlo il gruppo formazione ha ricreato, nell’arco dei 4 giorni in cui si è svolto il “riaddestramento”, 18 scenari totali con l’ausilio di trucchi ed effetti speciali appositamente creati e posizionati sui “simulatori” (giovani consorelle a cui venivano date via via istruzioni ben precise sulle modalità di azione).
Le simulazioni hanno avuto come teatro la sede della Misericordia in via Saffi e i locali esterni di Villa il Palagio e si sono affrontate tutte le materie possibili: dal “semplice” malore in casa con conseguente arresto cardio-circolatorio al più improbabile degli incidenti stradali tra macchina e bicicletta o macchina e pedone, fino alla simulazione di violenza su donna e violenza armata su persona (episodi che ormai, purtroppo, fanno parte della nostra quotidianità), questo per provare a spiegare ai volontari in servizio le modalità di intervento e di approccio a tali casi.
Visto l’entusiasmo con il quale sono state accolte tali simulazioni, sicuramente verranno riproposte altre giornate di questo tipo, in modo particolare per affinare quelle tecniche che, con il passare del tempo, non vengono più usate o messe in pratica. Il Provveditore Cristiano Biancalani, nel ringraziare tutti i Confratelli e le Consorelle che hanno preso parte a vario titolo al “retraining”, ricorda alla cittadinanza come “sia fondamentale formare e preparare a dovere coloro che sono chiamati, per urgenze, a entrare nelle loro case per operare al meglio per la tutela degli assistiti”. E con l’occasione rivolge un ulteriore invito “ad avvicinarsi alla nostra associazione perché c’è sempre più bisogno di persone di buona volontà per aiutare il prossimo”.
N.B. Le ferite sono tutte “finte”, create appositamente con trucchi ed effetti speciali utilizzati appositamente per questo tipo di corso