Grande pubblico per il mercatino di Natale. Peccato la sosta selvaggia

SIGNA – Nessuno mette in discussione la bontà dell’iniziativa, né tanto meno i numerosi visitatori che nel fine settimana hanno letteralmente “preso d’assalto” il mercatino organizzato sotto i portici dall’Asi in collaborazione con la cittadina di Oberdrauburg, da tempo gemellata con Signa. In base ad alcune segnalazioni arrivate in redazione, però, probabilmente qualcosa da ridire […]

SIGNA – Nessuno mette in discussione la bontà dell’iniziativa, né tanto meno i numerosi visitatori che nel fine settimana hanno letteralmente “preso d’assalto” il mercatino organizzato sotto i portici dall’Asi in collaborazione con la cittadina di Oberdrauburg, da tempo gemellata con Signa. In base ad alcune segnalazioni arrivate in redazione, però, probabilmente qualcosa da ridire dal punto di vista organizzativo (con riferimento all’amministrazione comunale) c’è stato. Infatti, sulle bancarelle hanno abbondato prodotti tipici, addobbi natalizi e regali che troveremo impacchettati sotto l’albero il prossimo Natale, aria di festa, bimbi sorridenti e finalmente i portafogli aperti, gioia, luci e colori. Poco più in là, invece, ha regnato il caos. Di buon mattino sono state posizionate le transenne per impedire l’accesso alle auto nello spazio riservato al festoso mercatino fra piazza Cavour e via Mazzini, “dopo di che – si legge in una mail arrivata alla redazione di Piananotizie – il Comune se n’è andato, forse a giro per il mercatino, forse in gita e insieme a loro gli agenti della Polizia municipale. Dalla posa delle transenne al “parcheggio selvaggio” sono trascorsi pochi minuti e il traffico si è immediatamente congestionato, macchine in doppia fila e lungo gli sbarramenti, a danno e disagio degli abitanti e degli sfortunati negozi come sempre lasciati abbandonati nella parte alta della piazza Cavour. Gli automobilisti provenienti da piazza Michelacci e via Verdi sono stati costretti a girare intorno alla Colonna che vigila solitaria su piazza Cavour, per poi scontrarsi, con quello proveniente da via delle Fornaci, tutti insieme costretti a imboccare via Dante Alighieri solo dopo manovre, alterchi e sportelli sbattuti, tutto nella completa assenza di un minimo di organizzazione”.
Pierfrancesco Nesti

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