Guardia medica, Forza Italia: “Bocciata una nostra mozione. La Regione vuole tagliare il servizio e il Comune cosa fa?”

CAMPI BISENZIO – “Un vero e proprio disimpegno della maggioranza consiliare sul tema della salvaguardia del servizio di guardia medica”: è questa la lettura di Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi, dopo che la maggioranza ha bocciato ieri pomeriggio la mozione presentata da Forza Italia sul mantenimento del servizio di guardia medica […]

CAMPI BISENZIO – “Un vero e proprio disimpegno della maggioranza consiliare sul tema della salvaguardia del servizio di guardia medica”: è questa la lettura di Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi, dopo che la maggioranza ha bocciato ieri pomeriggio la mozione presentata da Forza Italia sul mantenimento del servizio di guardia medica a Campi Bisenzio. “Loro parlano di riorganizzazione del servizio ma è chiaro a tutti lo smantellamento in corso, l’ennesimo taglio di un ulteriore servizio sanitario a disposizione dei cittadini. Il sindaco di Campi e la sua maggioranza hanno dimostrato, per l’ennesima volta, di non sapere tutelare i servizi sanitari territoriali, non riuscendo a contrastare minimamente le volontà della Regione”, aggiunge Gandola, da alcune settimane fautore di una raccolta firme contro la chiusura del servizio di guardia medica a Campi Bisenzio e nell’intera area metropolitana di Firenze, insieme al coordinatore comunale Angelo Victor Caruso.

“Parliamoci chiaro: l’accorpamento delle sedi di continuità assistenziale tra tutti i Comuni della Piana – spiega Gandola – sarà il primo passo verso il futuro smantellamento del servizio, con la scusa di pochi accessi. Già oggi i fautori di questo scempio si trincerano dietro al fatto che solo il 12% degli interventi vengono effettivamente erogati nella fascia notturna dopo la mezzanotte, tra qualche mese avranno a disposizione dati ancora inferiori che darà loro la possibilità di dire: ormai il servizio non serve più. Eppure si parla di casi di assoluta necessità che saranno coperti, in futuro, necessariamente da interventi ben più costosi e onerosi fatti dalle ambulanze del 118 o dai pronto soccorso degli ospedali. Il tutto, nel bel mezzo di una pandemia, che consiglierebbe di stare il più possibile lontani dagli ospedali e di intasare il meno possibile il servizio di emergenza del 118”.

“Con il nostro atto, – aggiunge Gandola – chiedevamo al Comune di manifestare contrarietà ad un eventuale riduzione del servizio notturno di continuità assistenziale  e a valutare in maniera appropriata l’eventuale revisione e riorganizzazione delle sedi territoriali degli ambulatori dove si svolge il servizio di continuità assistenziale, ponendo in essere ogni sforzo possibile affinché la sede (anche eventualmente accorpata con altri Comuni) permanga sul territorio del Comune di Campi Bisenzio, stante la densità di popolazione del nostro Comune e la sua “centralità” nell’area vasta della Piana fiorentina. La risposta però è stata no e l’atto è stato bocciato”.

“Il Comune ha già dimostrato in passato di non essere in grado di difendere i servizi sanitari, avendo già perso la postazione del medico a bordo delle ambulanze sostituito solo dall’infermiere. Il Pd locale, d’altronde, non intende mettere l’accento sulle varie problematiche per non avere problemi con la Regione e tutto ciò è davvero triste. A questo punto siano ancora i cittadini con la raccolta firme  che continuerà anche sabato prossimo in piazza Fra Ristoro a dimostrare la loro forte contrarietà al progetto”, conclude Gandola.