Guasto idrico via Biancalani. Publiacqua “faremo una perizia per verificare le responsabilità”

SESTO FIORENTINO – “Siamo stanchi di dover rispondere anche per colpe non nostre e procederemo con una perizia per verificare le responsabilità”. Così il presidente di Publiacqua Lorenzo Perra sulla vicenda dei guasti che dal 17 al 20 luglio hanno interessato via Biancalani e che hanno provocato forti disagi ai cittadini e richiesto il lavoro […]

SESTO FIORENTINO – “Siamo stanchi di dover rispondere anche per colpe non nostre e procederemo con una perizia per verificare le responsabilità”. Così il presidente di Publiacqua Lorenzo Perra sulla vicenda dei guasti che dal 17 al 20 luglio hanno interessato via Biancalani e che hanno provocato forti disagi ai cittadini e richiesto il lavoro in continuo del personale dell’azienda. 

Negli scorsi anni la condotta di distribuzione di via Biancalani non è mai stata oggetto di guasti che, invece, avevano riguardato singoli allacciamenti. Questo dato, unito al fatto che nei giorni precedenti ai guasti (dal 13 al 17 luglio) si siano svolti in zona lavori di posa di fibra ottica, ha fatto drizzare le antenne ai tecnici del gestore del servizio idrico su una possibile connessione tra questi ultimi interventi, svolti mediante scavo con “catenaria” ed a distanze variabili dalle condotte dell’acquedotto che variano dai 35 ai 60 centimetri, e le quattro rotture avvenute sulle condotte dell’acqua. Al fine di appurare quella che al momento rimane una ipotesi, Publiacqua svolgerà nei prossimi giorni una perizia tecnica per verificare con certezza le cause dei guasti e dei conseguenti disagi ai cittadini. Intanto, aggiunge Publiacqua, “è però significativo un dato: dal 2019 ad oggi sono più di 250 i casi di guasti provocati da terzi ad infrastrutture dell’acquedotto”.

“Purtroppo non è la prima volta che succede – conclude il presidente Lorenzo Perra – Ditte al lavoro per altri sottoservizi, il più delle volte legati al cablaggio ed alla telefonia, fanno lavori poco accurati provocando la rottura delle nostre condotte. Siamo stanchi di essere sempre messi sul banco degli imputati di fronte ai nostri soci, i Comuni, ed ai cittadini per colpe di altri. Questo modus operandi deve cessare perché provoca danni d’immagine all’azienda e fa sprecare il denaro delle bollette dei cittadini con cui noi finanziamo i lavori”.