I 10 anni della Pubblica in via Orly, ricordi, sogni e un pizzico di polemica

CAMPI BISENZIO – Una croce laica per richiamare il simbolo dell’Anpas, era così che avrebbe dovuto essere l’edificio della Pubblica Assistenza costruito dieci anni fa in via Orly. Stamani la festa di compleanno per ricordare la rinascita di questa associazione. “Inizialmente era stato pensato come un edificio a croce che ricordasse il simbolo dell’Anpas – […]

CAMPI BISENZIO – Una croce laica per richiamare il simbolo dell’Anpas, era così che avrebbe dovuto essere l’edificio della Pubblica Assistenza costruito dieci anni fa in via Orly. Stamani la festa di compleanno per ricordare la rinascita di questa associazione. “Inizialmente era stato pensato come un edificio a croce che ricordasse il simbolo dell’Anpas – spiega il progettista Pierluigi Pierattini – ma le risorse limitate ci fecero concentrare sul corpo centrale e su un braccio della croce. Costruimmo i due piani, ma solo il piano terra venne completato. Occorsero dai 2 ai 4 anni per terminare il progetto. Il lavoro più lungo è stato quello di capire quali fossero le esigenze della Pubblica assistenza non tanto di allora, ma anche quali sarebbero state quelle del futuro”. Il lavoro iniziale lungo e complesso ha premiato tutti dai progettisti ai volontari, oggi, infatti, l’edificio di via Orly ha spazi adeguati per ospitare progetti tradizionali, ma anche servizi nuovi come gli ambulatori medici, le onoranze funebri e l’area esterna.

Per ricordare i 10 anni di attività della “Pubblica” in via Orly, ospite l’assessore Eleonora Ciambellotti e il presidente Giovanni Militello che ha voluto accanto anche Nadia Conti che, all’epoca della costruzione dell’edificio era presidente dell’associazione, mentre l’ex sindaco di allora, Adriano Chini, chiamato al tavolo per salutare ha preferito restare tra il pubblico.

“Ho un sogno nel cassetto – ha detto Militello e spronato da Nadia Conti ha proseguito – vorrei portare a completamento la costruzione. Per completare il progetto manca ancora un braccio”.

“L’ultimo braccio della croce arriverà – ha risposto l’assessore Ciambellotti – si può fare in modo che questo cassetto si possa aprire”.

La giornata è stata dedicata anche ai 20 anni del Gruppo donatori di sangue.

“Oggi è la giornata del dono – ha detto Militello – il Gruppo donatori è stato ricostruito nel 1992: ora abbiamo un centro di raccolta fisso con due raccolte mensili. Dal primo gennaio ad oggi abbiamo raccolto 211 sacchi di sangue con 15 nuovi donatori. Stiamo cercando di incrementare il gruppo con un altro medico e una infermiera”. In totale i donatori di sangue della Pubblica sono 847.

“E’ la giornata del dono – ha detto Ciambellotti – e io so quanto sia importante essere donatori. Quando ho compiuto 18 anni la prima cosa che ho fatto è stata donare il sangue e solo dopo la patente”.

“Questa festa mi ha riempito il cuore – ha detto Nadia Conti – ci tengo molto al volontariato. Un episodio allora che ci fece capire che non potevamo più stare nella vecchia sede fu quando dopo una riunione vedemmo il pavimento allargarsi in una crepa. Era l’ora di andare via. Furono anni di passioni e di sfide vinte. Ho sempre fatto volontariato anche se qui alla Pubblica ho cercato di dare una spinta ideale più che concreta”. E poi Nadia Conti ha risposto all’assessore Ciambellotti. “La differenza tra me e l’assessore è stata questa – ha detto Conti – anch’io a 18 anni ho iniziato a fare volontariato, ma non ho donato il sangue ho preso la tessera del Pci”.

La festa dei 10 anni della Pubblica assistenza in via Orly è proseguita con la benedizione di due nuovi mezzi per il trasporto sociale.