I cantuccini sono Igp: tra i promotori due aziende della Piana

FIRENZE – I cantuccini toscani da oggi sono Igp, hanno cioè ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta. Ed è anche un po’ “merito della Piana”: tra i fondatori dell’associazione “Assocantuccini” che ha portato avanti l’iter che ha portato al riconoscimento ci sono due produttori nostrani, “Pietro Masini” di Lastra a Signa e “Biscottificio Belli” […]

FIRENZE – I cantuccini toscani da oggi sono Igp, hanno cioè ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta. Ed è anche un po’ “merito della Piana”: tra i fondatori dell’associazione “Assocantuccini” che ha portato avanti l’iter che ha portato al riconoscimento ci sono due produttori nostrani, “Pietro Masini” di Lastra a Signa e “Biscottificio Belli” di Calenzano. L’associazione, che presto diventerà Consorzio di tutela, è oggi una realtà che conta 16 aziende produttrici, artigiane e industriali, di tutto il territorio regionale”, ricorda il Presidente, Ubaldo Corsini.

A dare la bella notizia è proprio l’associazione con una nota. Per Corsini, “la qualità di un prodotto che ha acquisito la fama dei Cantuccini Toscani alle mandorle dipende da un mix di fattori: l’impiego di ingredienti nobili quali ad esempio il burro in luogo della margarina, la percentuale di mandorle utilizzata sul prodotto finito (almeno il 20%), l’abilità delle maestranze e il saper fare degli imprenditori, sviluppatisi in Toscana nel corso di secoli”. Le origini dei cantuccini risalgono alla Toscana dei Medici. L’origine e la diffusione toscana non hanno impedito a questo biscotto di diventare in tempi più recenti un campione del Made in Italy, il terzo biscotto italiano più conosciuto al mondo. Oggi il fatturato complessivo è stimato in 35 milioni di euro e l’export è il 37%.

“Grazie a tutti coloro – conclude il presidente – che ci hanno sostenuti in questo percorso verso l’Indicazione Geografica Protetta per i Cantuccini Toscani: i cittadini, le imprese, le associazioni, le istituzioni. Senza un gioco di squadra non ce l’avremmo fatta. La sfida oggi è far conoscere l’Igp e la sua enorme importanza ai consumatori e alla distribuzione, dentro e fuori dai confini nazionali. E poi promuovere le adesioni ad Assocantuccini: anche il più piccolo produttore della Regione è benvenuto”.