“I care Don Milani”: gli articoli della Costituzione dipinti dai cittadini. Il progetto dei Chille de la Balanza

FIRENZE – E’ nota la straordinaria rilevanza che ebbe la Costituzione della Repubblica per don Milani. E in occasione delle celebrazioni del centenario della sua nascita, che cade il 27 maggio 2023, la compagnia teatrale fiorentina dei Chille de la Balanza lancia un progetto di partecipazione dal basso: i cittadini sono stati invitati a dipingere […]

FIRENZE – E’ nota la straordinaria rilevanza che ebbe la Costituzione della Repubblica per don Milani. E in occasione delle celebrazioni del centenario della sua nascita, che cade il 27 maggio 2023, la compagnia teatrale fiorentina dei Chille de la Balanza lancia un progetto di partecipazione dal basso: i cittadini sono stati invitati a dipingere manifesti-numeri unici sugli articoli della Costituzione, da comporre in modo da dare vita a grandi manifesti di 6 metri per 3 da far affiggere in appositi spazi. Al centro dei manifesti: una grande scritta prestampata “I care Don Milani. Articoli della Costituzione dipinti dai cittadini”.

Il progetto è stato presentato in Regione alla presenza del presidente Eugenio Giani, del direttore della compagnia Claudio Ascoli, dell’assessore del Comune di Firenze Maria Federica Giuliani, del responsabile della commissione diocesana su Barbiana don Andrea Bigalli, dei sindaci di Vicchio Filippo Carlà, di Calenzano, Riccardo Prestini, dell’assessore del Comune di Montespertoli, Alessandra De Toffoli. Con loro i rappresentati della Fondazione Don Milani, dell’associazione di volontariato e dell’istituzione Don MIlani. 

“Ci stiamo preparando a celebrare il centenario della nascita di don Milani – ha detto Giani – e questa anteprima offerta dai Chille de la Balanza lo fa in un modo contemporaneo e corale, un modo che a don Milani sarebbe piaciuto sicuramente perché parte dal basso, coinvolge il più largo numero di persone possibile e, come sono solite fare le performance e lo stile della compagnia diretta da Claudio Ascoli, tocca i temi dei diritti, della giustizia sociale, di denuncia dell’indifferenza, di invito a una presa di posizione, in questo caso a favore della Costituzione. Credo che non ci sia comune in Toscana che in qualche modo non abbia avuto a che fare con don Milani che per tutti è stato, tra le tante cose, un grande interprete dei segni dei tempi i quali, diceva, servono a comprendere quale deve essere il nostro ruolo nella realtà che viviamo, Un insegnamento valido anche oggi”.

“Mentre i Chille erano a mettere a punto un programma con Istituzioni e Fondazioni , tra l’altro la compagnia realizzerà un progetto Don Milani all’interno di Estate fiorentina 2023, ecco l’idea di dar vita ad un’iniziativa con i nostri compagni di strada – dice il direttore Claudio Ascoli – vogliamo invadere festosamente la città di Firenze e non solo con immagini che invitino a riflettere sull’importanza della Costituzione, fatto oggi quanto mai attuale, e sulla necessità che ognuno, citando proprio don Milani, “levando le mani di tasca, agisca. Si racconta che sul comodino accanto al suo letto, a Barbiana, don Milani tenesse stabilmente due testi: la Bibbia e la Costituzione, la profezia religiosa accanto a quella laica e civile. E diceva: “il Vangelo vale solo per i credenti, ma la Costituzione è obbligatorio per tutti rispettarla”.