I controlli della Municipale vanno a buon fine: scoperti due parrucchieri e un autolavaggio abusivo. Chiuse tutte le attività

SIGNA – I controlli di routine sul territorio comunale da parte della Polizia municipale hanno portato alla scoperta di ben due attività – l’ultima nel mese di maggio – di parrucchiere svolte in assenza di personale con qualifica tecnico-professionale, obbligatoria per garantire la sicurezza/legalità delle attività condotte in tutti i servizi alla persona. In entrambi […]

SIGNA – I controlli di routine sul territorio comunale da parte della Polizia municipale hanno portato alla scoperta di ben due attività – l’ultima nel mese di maggio – di parrucchiere svolte in assenza di personale con qualifica tecnico-professionale, obbligatoria per garantire la sicurezza/legalità delle attività condotte in tutti i servizi alla persona. In entrambi i casi gli agenti hanno accertato che un addetto era intento a tagliare i capelli a un cliente, mentre diversi altri erano in attesa all’interno del locale in assenza tuttavia del responsabile tecnico: a seguito della contestazione della violazione che prevede una sanzione amministrativa da 500 a 1.500 euro, i titolari dell’attività hanno comunicato al Suap dei nuovi nominativi per la figura di responsabile tecnico e a seguito di una verifica della documentazione prodotta, risultata non conforme, gli uffici competenti hanno emesso l’ordinanza di cessazione dell’attività e l’immediata chiusura dell’attività.

Nel mese di giugno, inoltre, durante un’attività di vigilanza volta alla repressione di reati in danno all’ambiente, gli agenti della Municipale hanno effettuato un accertamento presso un nuovo autolavaggio dove giornalmente era presente una lunga fila di veicoli. I controlli avevano riscontrato che le acque reflue industriali dell’attività di autolavaggio non andavano direttamente nella rete fognaria, ma venivano convogliate in un impianto di depurazione mediante l’utilizzo di vasche di decantazione per poi essere riutilizzate, non facendo presumere violazioni di tipo ambientale. Successivi accertamenti da parte dell’ufficio tecnico hanno evidenziato che l’immobile interessato è risultato privo dei requisiti urbanistici e, in particolare, del certificato di agibilità, necessario ai fini dell’esercizio dell’attività. Ne è scaturita quindi una diffida alla prosecuzione dell’attività di autolavaggio con la chiusura immediata dell’attività.