I fuochi sì, i fuochi no: il sindaco Cristianini a Scusate l’interruzione

SIGNA – Voto 6 meno meno al mercato della Fiorentina e un “nemico” giurato: l’Enac che ha impedito all’ultimo i fuochi d’artificio. Non si dà pace il sindaco di Signa Alberto Cristianini che ieri sera è tornato sulla vicenda ai microfoni di Scusate l’interruzione, il talk realizzato da Radio Geronimo e Piananotizie, ospite d’eccezione a […]

SIGNA – Voto 6 meno meno al mercato della Fiorentina e un “nemico” giurato: l’Enac che ha impedito all’ultimo i fuochi d’artificio. Non si dà pace il sindaco di Signa Alberto Cristianini che ieri sera è tornato sulla vicenda ai microfoni di Scusate l’interruzione, il talk realizzato da Radio Geronimo e Piananotizie, ospite d’eccezione a “Signa è Fiera”.
Mi ero preparato la rosticciana e un bel bicchiere di vino per gustarmi la serata – ha ricordato Cristianini ripercorrendo i fatti di martedì – Alle 16,15 telefona un signore per dire che sulla base delle nuove normative non si potevano più fare i fuochi. Mi son preoccupato: mica passerà stasera l’Air Force One o l’elicottero del nostro Presidente del Consiglio?” ha scherzato il sindaco, per poi ritornare subito serio: “Il danno d’immagine è stato veramente grosso. Ho scritto una lettera molto pesante ad Enac e inviata per conoscenza al Presidente Rossi. Non si può cancellare in dieci minuti la storia di una città: voglio chiarezza”. E se il nuovo aeroporto dovesse mettere a rischio le tradizioni e la storia del territorio, la proposta-provocazione di Cristiani è tutta un programma: “Lo facciano in mezzo al mare”.
Alla serata, aperta da un ricordo di Daniele Calieri, hanno preso parte anche il consigliere regionale signese Paolo Bambagioni, Giorgio Giorgi, rappresentante di Liter of Light, e  Jacopo Visani di Senza Spreco.
“Vorrei che il funzionario di Enac spiegasse bene le sue decisioni” ha detto Bambagioni commentando le parole di Cristianini, pur difendendo la bontà della scelta di ampliare Peretola.
Inevitabile, poi, il riferimento al fatto politico per eccellenza di questa estate, ovvero la caduta della sindaca di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti, e il destino degli otto dissidenti che l’hanno provocata. “Se fossimo un partito serio li avremmo già espulsi” ha risposto a domanda Bambagioni, in linea col pensiero di Cristianini. “A Sesto siamo scesi del personalismo – ha spiegato il sindaco – Sara potrà aver avuto mille difetti, ma di responsabilità su scelte fatte in questi territori non ne ha. La partita è stata persa quattro o cinque anni fa. Ho sempre sostenuto che nuove infrastrutture avrebbero creato difficoltà: insieme a Chini, Biagioli e Gianassi firmammo un documento per chiedere la Vis e ho fiducia in Rossi che questo venga fatto. Ma su questi problemi è scivolato un personalismo che è andato oltre e non ha fatto bene alla comunità di Sesto”.
Tanto uniti sulla questione Biagiotti, quanto divisi dalla fede calcistica (viola il sindaco, juventino dichiarato il consigliere regionale), Bambagioni e Cristianini si sono congedati con un commento al calciomercato, secondo il sindaco – che quest’anno festeggia il quarantesimo anno di abbonamento al Franchi – “da sei meno meno” per tutti con l’eccezione dell’Interi. Più prudente Bambagioni, fiducioso nella dirigenza juventina e convinto che “si debba giudicare dopo”.

Con l’appuntamento di ieri si conclude il mini tour di Scusate l’interruzione che tornerà su Radio Geronimo il prossimo 6 ottobre con la nuova stagione.
Per riascoltare la puntata di ieri: http://goo.gl/rG3HFZ