I migranti si raccontano, Malmantile ascolta e promette di aiutarli

LASTRA A SIGNA – Malmantile si conferma ancora una volta una frazione attenta al tema della solidarietà. Conferma che arriva da “Raccontiamoci”, l’incontro che sabato scorso si è svolto nei locali della parrocchia di San Pietro e che ha visto la partecipazione dei ragazzi migranti ospitati in una struttura di Malmantile e seguiti dalla cooperativa […]

LASTRA A SIGNA – Malmantile si conferma ancora una volta una frazione attenta al tema della solidarietà. Conferma che arriva da “Raccontiamoci”, l’incontro che sabato scorso si è svolto nei locali della parrocchia di San Pietro e che ha visto la partecipazione dei ragazzi migranti ospitati in una struttura di Malmantile e seguiti dalla cooperativa Albatros. Un’iniziativa, quella di sabato, voluta dalla parrocchia e nel corso della quale i ragazzi, dopo un primo momento di naturale impaccio, hanno iniziato a raccontare le storie che li hanno portati nel nostro territorio. Con momenti emozionanti come quando sono state narrate le torture subite nei cosiddetti campi di ricevimento in Libia e sono stati mostrati i segni delle violenze subite. La serata poi è trascorsa in un clima di familiarità e i presenti hanno socializzato con i ragazzi e ascoltato le loro richieste che sono consistite in ottenimento del documento di identità per ognuno di loro in modo che possano svolgere qualche attività socialmente utile (aderire alla Misericordia, mettere su una squadretta di calcio per partecipare a un campionato locale, pulire le piazze solo per fare alcuni esempi), imparare al più presto la lingua italiana in modo da poter comunicare con la popolazione, ottenere aiuto in ogni modo (vestiti ma anche la possibilità di lavorare). La serata è stata organizzata dalle associazioni di volontariato di Malmantile e ha visto la partecipazione del sindaco di Lastra a Signa Angela Bagni e dell’assessore Elena Scarafuggi che, oltre a portare i saluti dell’amministrazione comunale, hanno voluto sottolineare l’importanza di questi incontri che portano alla conoscenza di persone e delle loro storie. I ragazzi inoltre si sono resi disponibili a incontrarsi con i giovani del paese per integrarsi sempre di più anche attraverso un dialogo in lingua inglese e francese e nel corso della serata alcuni di loro si sono cimentati nella preparazione delle pizze. Alla fine la soddisfazione è stata di tutti, dei giovani migranti, dei loro tutor, dei presenti e degli organizzatori dell’evento con l’impegno e la volontà di continuare un cammino iniziato in mezzo a tanta indifferenza e tanti dubbi.