SESTO FIORENTINO – Venivano dal Belgio i due rapinatori del rappresentante di gioielli assaltato, il 25 giugno dell’anno scorso, in via Ponte a Giogoli all’Osmannoro. Alla loro identificazione sono giunti gli investigatori della Squadra mobile fiorentina che si erano subito messi al lavoro dopo il recupero della A4 abbandonata dai rapinatori ad Altopascio dopo la rapina. Attraverso un0attenta valutazione dei traffici telefonici nell’area fiorentina, i poliziotti avevano individuato le utenze teleofniche appartenenti a due pregiudicati sudamericani residenti in Belgio e grazie alla polizia di quel Paese è stato possibile raccogliere le prove contro di loro.
La tecnica usata per alr apina è detta in gergo dei “filatori”: una serie di pali e pedinatori individuano la vittima per poi valutare il luogo e il modo migliore per avvicinarlo.
E così il 25 giugno attorno alle 18.40 all’Osmannoro il portavolori fu preso a calci e pugni per poi sottrargli un trolley contenente circa 100mila euro di gioielli. Gli investigatori hanno ricostruito le mosse dei rapinatori controllando decine di telecamere a circuito chiuso (pubbliche e private) che si trovano nelle strade del centro di Firenze riuscendo a indivudare le persone coinvolte nei pedinamenti. Un lavoro lungo, difficile e di particolare attenzione.
Il Gip del Tribunale di Firenze ha emesso due custodie cautelari in carcere contro i due rapinatori anche se la Squadra mobile ha per adesso notificato un solo provvedimento. Il secondo rapinatore è attivamente ricercato in tutta Europa.
Guarda la foto gallery delle immagin iricavate dalle telecamere nel centro di Firenze.
