I rifiuti in Toscana nel 2018: la differenziata (piano piano) cresce

FIRENZE – E’ davvero interessante, in materia di rifiuti, l’indagine che l’ARRR (Agenzia regionale recupero risorse) ha realizzato e che è stata illustrata tramite Arpat. Indagine che riguarda la produzione di rifiuti in Toscana e che evidenziano, a livello regionale, come, nel 2018, la produzione media di rifiuti urbani si attesti a 613 chilogrammi per […]

FIRENZE – E’ davvero interessante, in materia di rifiuti, l’indagine che l’ARRR (Agenzia regionale recupero risorse) ha realizzato e che è stata illustrata tramite Arpat. Indagine che riguarda la produzione di rifiuti in Toscana e che evidenziano, a livello regionale, come, nel 2018, la produzione media di rifiuti urbani si attesti a 613 chilogrammi per abitante mentre il range vada da 290 a 1.720 chilogrammi per abitante. La raccolta differenziata raggiunge invece il 56,05%, superando la media nazionale del 2017 (55,54%).

Vediamo, quindi, cosa emerge dai dati ARRR nelle tre aree in cui è suddiviso il territorio toscano:

  • ATO – Toscana Centro: la produzione per abitante risulta pari a 579 chilogrammi mentre la raccolta differenziata raggiunge il 60,61%
  • ATO – Toscana Costa la produzione per abitante risulta pari a 627 chilogrammi mentre la raccolta differenziata raggiunge il 60,75%
  • ATO – Toscana Sud la produzione per abitante risulta pari a 619 chilogrammi mentre la raccolta differenziata raggiunge il 41,92%

Provincia di Firenze
Guardando alla produzione pro capite emerge che i cittadini del Comune di Lastra a Signa sono quelli che hanno prodotto il numero minore di rifiuti, con un pro capite di 387 chilogrammi. Al contrario quello con il pro capite più alto si conferma Calenzano, con 1.180 chilogrammi. Molti Comuni hanno superato l’80% di raccolta differenziata, pochi i Comuni fiorentini sotto il 65%: Londa risulta il Comune con la percentuale più alta, 89,65%, ma la maggiore parte dei Comuni di questa provincia supera il 65% di raccolta differenziata. Molti gli esempi positivi, dove emerge che non solo la percentuale di raccolta differenziata è elevata ma anche la produzione di rifiuti si mostra ridotta; ne sono esempio: Empoli, Fucecchio, Capraia e Limite, Gambassi Terme, Montespertoli, Certaldo, Dicomano, Rufina, Lastra a Signa e altri Comuni che raggiungono una percentuale di raccolta differenziata superiore all’80% ed una produzione di rifiuti urbani che sfiora i 500 chilogrammi abitante e si posiziona spesso anche sotto questo valore.

Volendo poi fare una comparazione con gli altri Comuni della cosiddetta area metropolitana, per quanto riguarda la provincia di Prato, Montemurlo è il Comune con la maggiore quantità di rifiuti pro capite, attestandosi a 879 chilogrammi per abitante; al contrario, il più basso viene registrato a Vernio, con 449 chilogrammi per abitante. Tutti i Comuni pratesi raggiungono e superano il 65% di raccolta differenziata. Il range va dal 70,65% registrato a Vernio fino al 78,44% di Montemurlo. In provincia di Pistoia il Comune con la maggiore produzione di rifiuti pro capite è Abetone – Cutigliano con 916 chilogrammi per ciascun abitante mentre quello con la produzione più bassa è Serravalle Pistoiese che si attesta a 384 chilogrammi per abitante. Il Comune con la percentuale di raccolta differenziata più alta è Lamporecchio che raggiunge il 90,38%. Insieme a Larciano (85,89%), Monsummano (86,19%) e Serravalle Pistoiese (86,81%) sono i soli quattro Comuni che raggiungono e superano il 65% di raccolta differenziata.

Pier Francesco Nesti