I rintocchi delle campane, arcobaleni e bandiere tricolore ai balconi: la Piana reagisce così

PIANA FIORENTINA – “Domenica è sempre domenica” cantava Renato Rascel alla fine degli anni Cinquanta. E a ricordarci che oggi è domenica, una domenica dal cielo terso ma anche dalle porte di casa chiuse, è stato il suono delle campane, quei rintocchi così familiari per chi crede ma che oggi, probabilmente, lo sono diventati anche […]

PIANA FIORENTINA – “Domenica è sempre domenica” cantava Renato Rascel alla fine degli anni Cinquanta. E a ricordarci che oggi è domenica, una domenica dal cielo terso ma anche dalle porte di casa chiuse, è stato il suono delle campane, quei rintocchi così familiari per chi crede ma che oggi, probabilmente, lo sono diventati anche per chi non crede. Un suono che in queste ore è come un unico coro che si sta propagando da nord a sud. Sempre più sacerdoti, infatti, hanno deciso di suonare le campane delle proprie chiese per invitare alla preghiera le persone bloccate in casa. Un suono antico che rassicura e tranquillizza e fa riscoprire la bellezza di una cultura profondamente radicata nel paese. Campane e celebrazione della Messa in streaming, potenza della tecnologia, mentre in passato sono state prima la radio e poi la televisione a trasmetterla per l’ascolto e la visione di chi non si poteva recare in chiesa. Ma visto che siamo a fare voli pindarici con il nostro passato, per gli amanti del genere il pensiero non può non andare al celebre spezzone del film “Il ritorno di don Camillo” in cui il sacerdote impersonato da Fernandel, in un paese alluvionato, celebra la Messa immerso nell’acqua mentre i suoi compaesani sono tutti sull’argine del fiume (qui di seguito, per chi lo desidera, il link ripreso da YouTube). Venendo al presente, invece, sono sempre più numerose le bandiere tricolore e gli “striscioni” raffigurante un arcobaleno con la scritta “Andrà tutto bene” appesi fuori dalle abitazioni. Anche nella Piana. Noi ve ne proponiamo alcuni, in una domenica più lenta e silenziosa del solito. Ma come scrive Erling Kagge nel suo libro “Il silenzio – Uno spazio dell’anima”, “sono dell’idea che il silenzio sia il nuovo lusso. Possiede una qualità che è molto più esclusiva e duratura. (..) E poiché qualcosa di così immediato e semplice non può far parte del settore del lusso, è anche un bene sottovalutato”. Buona domenica.

(Fotografie Roberto Vicario)