I socialisti lastrigiani “cambiano volto”: adesso sono “Indipendenti”. Milanesi spiega perché

LASTRA A SIGNA – Socialisti indipendenti Lastra a Signa: questo il nome del gruppo che si è costituito nei giorni scorsi dopo che, come spiega Pietro Milanesi, “il Partito Socialista Italiano, dopo ventitré anni di opposizione e saltuarie partecipazioni in giunta fino al 2018, lentamente ma, senza interruzioni, ha recuperato il suo peso numerico e […]

LASTRA A SIGNA – Socialisti indipendenti Lastra a Signa: questo il nome del gruppo che si è costituito nei giorni scorsi dopo che, come spiega Pietro Milanesi, “il Partito Socialista Italiano, dopo ventitré anni di opposizione e saltuarie partecipazioni in giunta fino al 2018, lentamente ma, senza interruzioni, ha recuperato il suo peso numerico e politico grazie soprattutto a battaglie sul territorio improntate a valori come libertà, democrazia, autonomia politica, la salvaguardia delle risorse possibili da destinare a difesa dei più deboli, allo sviluppo e al benessere della nostra comunità in tutti i suoi aspetti”.

“I socialisti lastrigiani, da anni, – continua Milanesi – si sono aperti al contributo culturale, di formazione politica e partecipazione di donne e uomini indipendenti, non disponibili alla organicità partitica ma, interessati alla politica e ai suoi processi locali. Questa simbiosi socialisti-indipendenti, ha portato alla partecipazione in una lista comune, alle elezioni amministrative del 2014, con otto candidati su sedici alla lista Psi, e, alle elezioni del 2019 con ben undici candidati indipendenti”.

“Dopo anni di contestazione alla politica nazionale del Psi, da parte della sezione socialista di Lastra a Signa, – continua Milanesi – politica improntata alla subalternità verso altri partiti, alla rinuncia della presentazione del proprio simbolo ma, tesa solo alla vana ricerca di eleggibilità in liste e movimenti distinti e distanti dal socialismo, rinunciando a portare avanti le istanze dei più deboli e dei valori socialisti, ha visto, a Lastra a Signa, l’uscita dal Psi, del sottoscritto e di altri 25 iscritti, su un totale di 31, non sentendosi più rappresentati. Quanto accaduto ha rafforzato e incrementato l’unione fra socialisti senza partito e gli indipendenti più sensibili allo sviluppo sociale e politico del nostro territorio, alle iniziative amministrative volte a dare risposte alle criticità della nostra comunità”.

Da qui, la decisione presa “forti e consapevoli della nostra autonomia – conclude – da qualunque condizionamento partitico, nel rispetto dei valori del socialismo e riformismo europeo, della democrazia, della giustizia e della libertà”.