Il 1° Maggio. Corteo a Sesto. Feste un po’ ovunque. Negozi chiusi e mercato aperto a Calenzano

SESTO FIORENTINO – Saranno decine le manifestazioni che caratterizzeranno il 1° Maggio in tutta la Toscana. A partire da quella di Sesto Fiorentino organizzata da Cgil-cils-uil in collaborazione con le amministrazioni comunali di Sesto, Campi, Calenzano e Signa. La manifestazione procederà seguendo un programma storico che si ripete immancabilmente dal 1945 ad oggi: alle 19, […]

SESTO FIORENTINO – Saranno decine le manifestazioni che caratterizzeranno il 1° Maggio in tutta la Toscana. A partire da quella di Sesto Fiorentino organizzata da Cgil-cils-uil in collaborazione con le amministrazioni comunali di Sesto, Campi, Calenzano e Signa. La manifestazione procederà seguendo un programma storico che si ripete immancabilmente dal 1945 ad oggi: alle 19, da piazza Ginori, partirà un corteo che percorrerà le strade del centro cittadino toccando le piazze dove si trovano i monumenti al Partigiano e ai Caduti oltre alla lapide che ricorda i martiri del 5 Maggio 1898. Alle 11.30 il segretario della Femca-cisl nazionale Angelo Colombini concluderà la manifestazione con il consueto comizio. Inevitabilmente la Festa del 1° Maggio avrà al proprio centro la questione del futuro della Richard Ginori.
I Cobas della fabbrica sestese non parteciperanno ufficialmente al corteo preferendo invece di essere presenti ad alcune iniziative un po’ in tutta la Toscana partendo da quella di Lari (PI) fino a quella organizzata dal cantiere Camino Cienfuegos di Campi che, alle 15.30, dà appuntamento ai giardini di via Petrarca per una “Festa popolare” con canti, giochi, interventi politici e tanta musica dal vivo.
Dalle 12.30, a Sesto, una giornata in musica all’Istituto De Martino di Villa San Lorenzo con Incanto (ingresso libero).
Feste sono previste anche a Villa Montalvo a Campi e al Parco dei Renai a Signa oltre che in numerosi circoli della zona.
Negozi e centri commerciali saranno chiusi, mentre il mercato del mercoledì a Calenzano si terrà regolarmente. Chissà se il movimento contrario alle liberalizzazioni interverrà anche in questo caso.