Il 25 novembre una fiaccolata e un film per dire no alla violenza sulle donne

LASTRA A SIGNA – Due appuntamenti per tenere alta l’attenzione sui casi di femminicidio e della violenza sulle donne: il 25 novembre il Comune di Lastra a Signa promuove iniziative in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Alle 20.30 dal Centro sociale partirà una fiaccolata silenziosa, a cui sono invitati a […]

LASTRA A SIGNA – Due appuntamenti per tenere alta l’attenzione sui casi di femminicidio e della violenza sulle donne: il 25 novembre il Comune di Lastra a Signa promuove iniziative in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Alle 20.30 dal Centro sociale partirà una fiaccolata silenziosa, a cui sono invitati a partecipare cittadini e associazioni locali, che passerà da via Togliatti, via Gramsci, via Dino Campana, via XXIV maggio per terminare in via Matteotti.
Sarà possibile partecipare alla fiaccolata indossando una spilla con un fiore rosso realizzato e distribuito dal Laboratorio Auser. La fiaccolata si concluderà davanti al Cinema Teatro delle Arti in via Matteotti dove, dalle 21.30, sarà proiettato il film “Zitta! ovvero 10 cortometraggi che affrontano il tema della violenza in tutte le sue sfaccettature, psicologica, fisica, sessuale.
Interverranno il sindaco Angela Bagni, Pier Paolo Dainelli coautore del lungometraggio e un rappresentante del Cam, Centro Ascolto Uomini Maltrattanti.
“Anche quest’anno il Comune di Lastra a Signa – ha spiegato il sindaco Angela Bagni – si dimostra sensibile alla tematica, organizzando due iniziative allo scopo di tenere alta l’attenzione su un fenomeno, purtroppo ancora all’ordine del giorno in Italia e sul quale occorre parlare tutto l’anno. Come Comune abbiamo promosso, negli anni, percorsi sull’autonomia e autodeterminazione della donna oltre a campagne informative in collaborazione con la Usl Toscana Centro. Resta fondamentale – ha concluso il sindaco- fare rete, denunciare e segnalare gli episodi di violenza e avere anche gli strumenti per saperla riconoscere”.