Il 30 settembre un’intera giornata di prevenzione contro l’ictus con l’associazione AliCe

SIGNA – Un’intera giornata per informarsi sull’ictus e per fare prevenzione concreta, misurando anche pressione e glicemia. E’ l’iniziativa promossa per sabato 30 settembre dall’associazione AliCe Firenze onlus (associazione per la lotta all’ictus cerebrale), in collaborazione con il Comune di Signa, Farmapiana, Misericordia di San Mauro, Pubblica assistenza di Signa. L’appuntamento è in Salablù, alla […]

SIGNA – Un’intera giornata per informarsi sull’ictus e per fare prevenzione concreta, misurando anche pressione e glicemia. E’ l’iniziativa promossa per sabato 30 settembre dall’associazione AliCe Firenze onlus (associazione per la lotta all’ictus cerebrale), in collaborazione con il Comune di Signa, Farmapiana, Misericordia di San Mauro, Pubblica assistenza di Signa. L’appuntamento è in Salablù, alla biblioteca di via degli Alberti: dalle 10,30 alle 11,30 conferenza con l’assessore alle Politiche sociali Giampiero Fossi, il professor Domenico Inzitari direttore della Stroke Unit di Careggi, il presidente di AliCe Firenze Antonino Silipigni. A seguire medici e volontari dell’associazione saranno a disposizione fino alle 17 per la misurazione della pressione, della glicemia e per la compilazione della carta del rischio ictus.

“Si parla poco di ictus in Italia – ha detto stamani presentando l’iniziativa in Comune l’assessore Fossi – e invece dobbiamo lavorare sulla prevenzione. Ringrazio tutte le associazioni che, mettendosi insieme e facendo rete, danno vita a queste iniziative importanti che influiscono concretamente sulla salute dei cittadini”.

“L’ictus è un nemico nascosto – ha spiegato il professor Inzitari – si stima che in Italia ci siano tra i 150 e i 200 casi ogni 100mila persone e sono in aumento i casi di pazienti sotto i 50 anni. Tra i fattori di rischio il fumo, l’uso di alcol e droghe, l’obesità e sport estremi. E’ fondamentale agire sull’informazione e sulla prevenzione, già nelle scuole, per abbattere i fattori di rischio. Importante è anche, in caso di ictus, agire subito e arrivare in ospedale il prima possibile e per questo è prezioso il lavoro del 118 e delle associazioni di volontariato”.

Ma è anche sul decorso che si deve lavorare. “Ci siamo resi conto – ha detto Silipigni – che spesso il percorso di riabilitazione è frammentario, non uniforme e che alle famiglie è affidato un gran carico. Vogliamo sostenere questo percorso, anche grazie alla formazione dei familiari e abbiamo realizzato una pubblicazione che suggerisce alcuni comportamenti da adottare con un paziente dopo l’ictus”.