Il 5 per mille al Comune per il Fondo unitario di solidarietà

CALENZANO – Un aiuto al fondo unitario di solidarietà con il 5 per mille. Lo chiede anche quest’anno, come avvenne la prima volta nel 2010, il Comune avviando la campagna di comunicazione per destinare il 5 per mille al Comune. Il ricavato del 5×1000 viene destinato totalmente al volontariato solidale raggruppato nel Fondo Unitario e […]

CALENZANO – Un aiuto al fondo unitario di solidarietà con il 5 per mille. Lo chiede anche quest’anno, come avvenne la prima volta nel 2010, il Comune avviando la campagna di comunicazione per destinare il 5 per mille al Comune.
Il ricavato del 5×1000 viene destinato totalmente al volontariato solidale raggruppato nel Fondo Unitario e questo consente di integrare al meglio l’intervento istituzionale dell’assessorato alle politiche sociali, aiutando nuclei familiari calenzanesi attraverso sostegni economici, assistenza alimentare, rateizzazione bollette, anticipo caparre per affitti, microcredito per famiglie non bancabili: tutte azioni importantissime che spesso consentono pure di velocizzare l’intervento pubblico ‘classico’.
“Ogni azione viene meticolosamente rendicontata – ha spiegato il Vicesindaco Enrico Panzi – risolve non di rado situazioni che rischiano di diventare croniche, e in più con questo sistema riusciamo a sopperire con buona efficienza alla mancanza di finanziamenti nazionali sul welfare locale. Perciò ringraziamo tutti per la loro scelta sul 5×1000, tanto preziosa quanto oculata, perché in periodi come questo la destinazione dei propri soldi diventa ancor più attenta e meditata. È una scelta utile che dimostra anche fiducia in questo modello di gestione a filiera cortissima, e che dunque – com’è giusto che sia – responsabilizza ulteriormente questa Amministrazione”.
Questa scelta piace ai calenzanesi che, con la loro firma, ogni anno permettono di far arrivare al Comune quasi 10.000 euro.
“Vogliamo dirlo ancora meglio – ha concluso Panzi – il 5×1000 al Comune di Calenzano è diventato ormai una risorsa essenziale per il buon funzionamento del nostro sistema di tutela verso le famiglie fragili. Rinnoviamo perciò l’invito ad apporre una firma per il Comune di residenza nell’apposito spazio del modello di dichiarazione dei redditi: non vi costa niente, e il ricavato rimane qui per essere utilizzato senza sprechi e nelle situazioni di bisogno accertato”.