CALENZANO/SIGNA – Il Banco Fiorentino ha aperto le porte di “casa”. E lo ha fatto davvero in grande stile per il taglio del nastro e l’open day di quella che è e sarà la sede centrale di uno dei primi istituti di credito a livello regionale e nazionale nati dalla fusione di tre BCC: la Banca di Credito Cooperativo di Impruneta, la Banca di Credito Cooperativo di Signa e la Banca di Credito Cooperativo del Mugello. Oltre trecento anni di storia (considerando che la BCC del Mugello è stata in passato parte integrante di un’altra fusione, quella avvenuta nel 1972 fra le banche di Piancaldoli, Luco e Contale che ha dato vita alla Cassa Rurale e Artigiana del Mugello) per una realtà da oggi ufficialmente operativa sotto la guida della sede centrale di via del Colle a Calenzano. Con un territorio non di poco conto che si estende dall’Alto Mugello al Chianti, da Firenze alla provincia di Pisa, passando da Scandicci, le Signe, l’Empolese fino al comprensorio del cuoio.
Tre storie “differenti” per un’unica banca, nata a tutti gli effetti il 1 luglio 2016 che “adesso ha un patrimonio più forte – come ha sottolineato il presidente Paolo Raffini (in basso nelle foto) – ma che non vuole assolutamente venire meno alla contiguità con i territori di appartenenza delle “vecchie” BCC. Vogliamo crescere ancora ma senza snaturarci”. Un attivo di bilancio di oltre 1,5 miliardi di euro, la nuova BCC amministra 1,2 miliardi di risparmi e gestisce 1,0 miliardi di crediti, può contare su 160 milioni di fondi propri oltre che su 12.000 soci, 240 dipendenti e 45.000 clienti: questi i numeri del Banco Fiorentino.
Per la Federazione Toscana del Credito cooperativo è intervenuto il presidente Matteo Spanò: “L’operazione di fusione delle tre realtà del Mugello, Impruneta e Signa, sia in termini organizzativi che di tempistica, è stato un successo per l’intero movimento. In un momento in cui c’è grande attenzione nei confronti del mondo bancario, il Banco Fiorentino è motivo di orgoglio di tutto il sistema cooperativo”.
Per le strutture centrali del movimento è intervenuto invece Giovanni Pontiggia, presidente di Iccrea Banca Impresa, che ha aggiunto: “La fusione che ci consegna oggi il Banco Fiorentino è un esempio a livello nazionale. Oggi più che mai si afferma il valore del mondo della cooperazione bancaria nel contesto del mercato creditizio italiano. Il messaggio che arriva dal Banco Fiorentino è di una banca vicina all’economia reale”.
“Le aspettative sono tante – ha detto il sindaco di Calenzano Alessio Biagioli – ma è bello ritrovarsi in un posto come questo in cui si sta bene, anche perchè le banche di credito cooperativo, in anni difficili come quelli che stiamo vivendo, hanno sempre fatto la differenza”.
“E’ fondamentale – ha detto sindaco di Signa Alberto Cristianini – che in un’area come questa, dove viene prodotta una delle percentuali più alte di Pil di tutta la Toscana, ci sia un istituto di credito con i numeri del Banco Fiorentino”.
Presenti fra gli altri l’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti, il sindaco di Lastra a Signa Angela Bagni e Sandro Mencucci, ex amministratore delegato della Fiorentina e attuale presidente della Fiorentina Women’s FC che in passato è stato nel collegio dei sindaci revisori della BCC di Impruneta.
Fotografie Roberto Vicario