Il calcio visto con gli occhi dei bambini: Sorms San Mauro, due domeniche di full immersion al Centro tecnico di Coverciano

SIGNA – Che la ASD Sorms San Mauro stia vivendo un nuovo corso lo dimostrano le tante iniziative organizzate. Non solo in questo periodo. Sia di carattere sportivo che sociale, ma sempre con un unico obiettivo: far crescere i bambini che frequentano il Centro sportivo della frazione del Comune di Signa calcisticamente ma anche umanamente. […]

SIGNA – Che la ASD Sorms San Mauro stia vivendo un nuovo corso lo dimostrano le tante iniziative organizzate. Non solo in questo periodo. Sia di carattere sportivo che sociale, ma sempre con un unico obiettivo: far crescere i bambini che frequentano il Centro sportivo della frazione del Comune di Signa calcisticamente ma anche umanamente. Un obiettivo a cui hanno sicuramente contribuito le ultime due domeniche, quelle dell’8 e del 15 maggio, quando un centinaio di loro, insieme alle famiglie, accompagnati da Giovanni Gonfia ed Elena Frandi per la società di San Mauro, hanno potuto visitare il Centro tecnico federale di Coverciano e passare qualche ora calcando anche i campi che, prima di loro, hanno visto passare i campioni affermati, i loro “idoli” (calcisticamente parlando), quelli che ognuno di loro vorrebbe essere. Perché i sogni, si sa, è giusto – oltre che doveroso – cullarli proprio da bambini. Intanto per tutti loro la domenica passata a Coverciano resterà fra i ricordi più belli di questa esperienza con la Sorms: si sono allenati, hanno pranzato e poi hanno potuto visitare il Museo del calcio con i tanti cimeli che racchiude: le maglie della Nazionale italiana, quelle da tre volte campioni del mondo, i palloni, le fotografie di quello che è stato un passato glorioso – ma che ha passato anche momenti tristi dal punto di vista sportivo – e che per questo non ha perso la vitalità dei suoi colori. E ha insegnato ai piccoli calciatori della Sorms che nel calcio, così come nella vita, si può vincere ma si può anche perdere, quello che deve restare immutato è lo spirito con cui si vive questo sport. E, in futuro, quello che la vita ci può riservare.