Il cardinale Betori in consiglio comunale: “Essenziale rimettere al centro la persona”

CAMPI BISENZIO – Ha evidenziato sei diritti e tre princìpi. Citando Papa Giovanni Paolo II e don Lorenzo Milani. Questa la prima volta di un cardinale, l’arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori, fra i banchi del consiglio comunale di Campi. Proprio in queste settimane, infatti, è in corso la visita pastorale nel nostro Comune, visita […]

CAMPI BISENZIO – Ha evidenziato sei diritti e tre princìpi. Citando Papa Giovanni Paolo II e don Lorenzo Milani. Questa la prima volta di un cardinale, l’arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori, fra i banchi del consiglio comunale di Campi. Proprio in queste settimane, infatti, è in corso la visita pastorale nel nostro Comune, visita che si concluderà all’inizio di dicembre, e oggi è stata la volta del consiglio comunale, accolto dal suo presidente Eleonora Ciambellotti, dal sindaco Emiliano Fossi e dai consiglieri di maggioranza e opposizione. Accompagnato da don Marco Fagotti, parroco di Santo Stefano e Vicario Foraneo di Campi Bisenzio, il cardinale Betori “ha varcato” la porta del consiglio poco dopo le 16.30, per quella che il presidente Ciambellotti ha definito “Un’importante occasione di crescita”.

“Reciprocità, scambio e dono: sono questi i valori – ha detto il sindaco Fossi – e il collante della nostra comunità. Così come, con la presenza in consiglio del cardinale Betori, c’è la volontà di testimoniare il ruolo della Chiesa nella contemporaneità. Uno scambio significativo, uno “scambio” in cui Campi vuole portare quello che questo Comune è stato, che è e che sarà anche in futuro, una comunità che cerca (lo ha sottolineato) di non lasciare indietro nessuno”. Per poi citare l’Enciclica “Laudato sii” di Papa Francesco: “Un’Enciclica rivolta a tutti, che contribuisce in modo fondamentale a far capire come coniugare lo sviluppo con la giustizia sociale, salvaguardando l’ambiente che ci circonda: è questo il tema di fondo che ogni comunità dovrebbe avere alla base della propria vita quotidiana”. Per evidenziare infine quelli che sono i “verbi” alla base “della bella sfida che aspetta ognuno di noi, indipendentemente da come la si pensi (anche questi evidenziati e ripetuti tre volte): accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Una sfida dalla quale Campi non si vuole tirare assolutamente indietro”.

Infine, le parole del cardinale Betori a cui è stata donata un’opera del Maestro Antonio Manzi: “La Chiesa è una Chiesa che vuole essere una presenza viva all’interno della società. Ed è questo il senso delle mie visite ai consigli comunali, dove sono sempre stato accolto positivamente. Proprio perché la visita pastorale vuole essere una “visita” a tutta la comunità”. Proprio in questi giorni, fra l’altro, ricorrono i suoi primi dieci anni alla guida della Chiesa fiorentina, un traguardo importante per il cardinale Betori e che lo le lega sicuramente a Campi, visto che il 26 ottobre 2008 la sua prima “uscita” ufficiale fu proprio alla chiesa di Limite, meglio conosciuta come chiesa dell’Autostrada. Sei diritti, ricordando in questo caso l’Enciclica “Centesimus Annus” di Giovanni Paolo II, e tre princìpi, dicevamo in apertura, perché “per combattere lo sfrenato individualismo con cui siamo costretti a fare i conti tutti i giorni, – ha aggiunto – è essenziale rimettere al centro di tutto la persona”: il diritto alla vita, a vivere in una famiglia, all’educazione, al lavoro, a formarsi un famiglia e alla libertà di religione mentre i princìpi fondamentali sono quelli del bene comune, della sussidiarietà e della solidarietà: “Molte delle crisi che il mondo contemporaneo sta vivendo – ha concluso il cardinale Betori – dipendono dalla frantumazione di tre concetti fondamentali come libertà, fraternità e uguaglianza. Ma la Chiesa è presente, è soggetto sociale all’interno della comunità, un soggetto che rispetta l’autonomia della politica ma che sa che può esserci una collaborazione. In una sana cooperazione per la crescita e nel rispetto di tutti”.

(Fotografie Roberto Vicario)