CAMPI BISENZIO – “La coalizione di centro-destra che si presenterà alle prossime elezioni amministrative siamo noi”: lo hanno ripetuto più di una volta gli esponenti politici che questa mattina hanno lanciato la candidatura a sindaco di Paolo Gandola (Impegno Vero) in piazza Dante, quel centro storico che tutti coloro che hanno preso la parola in conferenza stampa hanno detto di voler rilanciare. Un centro-destra formato da Lega, Forza Italia, Udc, Popolo della famiglia e Cambiare si può, oltre naturalmente a Impegno Vero, rappresentati rispettivamente da Federico Bussolin, segretario provinciale della Lega, Paolo Giovannini, coordinatore provinciale di Forza Italia, Enrico Mencattini, segretario provinciale dell’Udc, Luigi Tossani, responsabile provinciale del Popolo della Famiglia, e Gianni Baudo, referente della lista Cambiare si puó. Insieme a loro anche Angelo-Victor Caruso, coordinatore comunale di Forza Italia Campi, e Vanessa Fiaschi, segretaria locale della Lega. Un centro-destra che ha rivolto un (ulteriore) appello a Fratelli d’Italia perché ci ripensi e si unisca alla coalizione.

“Siamo una grande coalizione – ha detto Gandola – e ci candidiamo a cambiare il volto della città. Le nostre idee sono chiare: sì alla raccolta differenziata ma con i cassonetti intelligenti e l’introduzione della tariffa corrispettiva. Il porta a porta costa troppo e i cittadini l’hanno già sperimentato. È stato utile per aiutarci a renderci bravi a differenziare, ora siamo pronti a spendere di meno e ad avere una città più ordinata. Sì alla tramvia ma serve un nuovo progetto che salvaguardi il parco di piazza Aldo Moro così come occorrerà rilanciare anche il collegamento tramviario verso l’Osmannoro. Sarà poi necessario rivedere tutto il trasporto pubblico per la collegare tutte le frazioni di Campi, introducendo una vera e propria circolare urbana e la città con gli altri Comuni della Piana”.
“Sì a un Comune amico dei cittadini, – ha aggiunto – un Comune moderno, efficiente e con servizi adeguati. Per questo dovremo aprire alcuni uffici comunali, come l’Urp e l’anagrafe anche il sabato mattina, ampliare l’orario di apertura della biblioteca comunale e introdurre un assessorato che sappia dare risposte ai piccoli e grandi problemi della quotidianità. Sì alla riqualificazione del centro e il sostegno del commercio cittadino: immaginiamo una riqualificazione totale del centro, con un nuovo impianto di illuminazione che sappia valorizzare le ricchezze e le bellezze che sono presenti, come il passaggio pedonale sul Bisenzio o la Rocca Strozzi, lavoreremo per aprire h24 il ponte sul Bisenzio e avvieremo subito la progettazione di un nuovo ponte. Svilupperemo un museo diffuso della Resistenza e della storia nazionale e locale a partire dalla ristrutturazione dell’ex palazzo pretorio, dove sarà mantenuta la sede dell’Anpi”.
E ancora: “Sì a una riscoperta dell’identità di Campi, che dovrà diventare una citta di scienza (on Felice Matteucci ed il museo delle Officine Galileo), arte (con il museo Manzi che dovrà rimanere negli splendidi saloni di villa Rucellai e il museo di Gonfienti) e moda. Lavoreremo per dare vita a Campi al festival nazionale delle Scuole di musica, rilanciare il Teatrodante, che dovrà tornare a essere un teatro di qualità a servizio delle associazioni del territorio e ci impegneremo a valorizzare tutti i nostri gemellaggi e patti di amicizia. Sì, infine, a un Comune dalla parte dei giovani e delle famiglie e a una città ordinata e sicura: basta spaccio dilagante. Le proposte sono semplici: subito l’introduzione del terzo turno della municipale con l’apertura del comando fino alle 24, l’ampliamento dell’organico dei Carabinieri e nuove forme di collaborazione con il commissariato di Polizia di Sesto Fiorentino, l’introduzione del Daspo urbano, un serio e costante lavoro interforze, e un rafforzamento ed ammodernamento degli impianti di videosorveglianza”. E poi, infine, “attenzione al sociale: sì alla riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico, introduzione della carta famiglia e di una premialità in base agli anni di residenza in città”.