Il centro, la zona della stazione, le frazioni: più sicurezza, le proposte di “Signa al centro”

SIGNA – La lista civica “Signa al centro”, che appoggia la candidata sindaco Monia Catalano, entra nel merito di alcune questioni, per dare, si legge in una nota, “risposte concrete e non mostrare mera solidarietà di facciata alle numerose segnalazioni e richieste di cittadini, professionisti, partite Iva e commercianti. Partiamo dall’aggregazione dalla partecipazione: il centro, piazza […]

SIGNA – La lista civica “Signa al centro”, che appoggia la candidata sindaco Monia Catalano, entra nel merito di alcune questioni, per dare, si legge in una nota, “risposte concrete e non mostrare mera solidarietà di facciata alle numerose segnalazioni e richieste di cittadini, professionisti, partite Iva e commercianti. Partiamo dall’aggregazione dalla partecipazione: il centro, piazza Stazione, San Mauro e non solo, sono luoghi che dovrebbero essere accoglienti e ritrovo naturale giovani e meno giovani. Attualmente invece sono lasciati a loro stessi, quasi evitati dalla cittadinanza, e dove si ripetono svariati episodi di microcriminalità”.  “Se si vogliono creare gli “anticorpi” per salvaguardare la sicurezza dei  cittadini,  non servono “decorazioni” o striscioni colorati che si arricciano a ogni colpo di vento, ma interventi concreti”.

Queste, quindi, le proposte della lista civica “Signa al centro”: “Delineare un’area riservata del nostro territorio per l’applicazione del “Daspo urbano”. Di conseguenza prevedere un pattugliamento mirato delle forze dell’ordine per la sua applicazione; far presidiare in modo continuativo le attività e soprattutto gli arredi urbani del centro e non solo: l’amministrazione dovrebbe farsi parte attiva nel coordinare le attività di tutela del proprio patrimonio e promuovere una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio; installare un sistema di videosorveglianza, soprattutto nei luoghi ritenuti più sensibili”.

“La videosorveglianza, – concludono – pensiamo per esempio alla zona della stazione ferroviaria o ai cimiteri, è ormai imprescindibile: oggi appare infatti come l’unico strumento non solo di deterrenza, ma anche di vera e propria prevenzione e tutela per quei fenomeni che ormai caratterizzano il nostro territorio. Un’altra proposta è quella di riqualificarla aprendo un presidio di polizia locale. Con altrettanta determinazione, dobbiamo ridare onore e dignità ai nostri defunti: salvaguardare la sicurezza dei visitatori, ricostruire le opere funerarie, mettere in sicurezza i parcheggi. I nostri cimiteri, o ciò che oggi rimane, sono un luogo di vergogna e di scempio non più sopportabile”.